La Legge di Koomey è più rilevante di quella di Moore

La Legge di Koomey dice che l'efficienza energetica dei computer raddoppia all'incirca ogni 18 mesi. Secondo uno studio condotto da Jonathan Koomey, in collaborazione con Microsoft e Intel, il focus del futuro sarà questo aspetto. La Legge di Moore non andrà comunque in pensione, ma rispettarla sarà meno importante.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

La "Legge di Koomey" potrebbe diventare un nuovo pilastro fondamentale del settore dei computer, come lo è stato (e lo è tuttora) la Legge di Moore negli ultimi 50 anni. Secondo quanto rilevato da Jonathan Koomey, professore d'ingegneria ambientale e civile dell'Università di Stanford, l'efficienza energetica dei computer raddoppia all'incirca ogni 18 mesi. La legge di Moore dice invece che è la potenza dei computer a raddoppiare (e così anche il numero di transistor) nello stesso arco di tempo.

L'affermazione di Koomey è stata stilata dopo aver analizzato sessant'anni di dati, e in particolare esaminando il picco dei consumi nei dispositivi elettronici fin dalla realizzazione dell'Electronic Numerical Integrator and Computer (ENIAC) nel 1956. Questo computer primordiale realizzava poche centinaia di calcoli al secondo, era composto da tubi termoionici anziché transistor, occupava 167 metri quadrati e consumava 150 kilowatt di energia (!).

Jonathan Koomey

Sebbene l'avvento dei transistor abbia cambiato per sempre il settore dei PC, Koomey ha rilevato che persino prima del passaggio a questi "mattoncini" fondamentali dell'elettronica moderna l'efficienza energetica raddoppiava ogni 18 mesi.

Le due leggi quindi non sono in contrapposizione, anzi possono convivere e speriamo lo facciano per lungo tempo. Perché sé è vero che finora l'efficienza è raddoppiata ogni 18 mesi, anche la Legge di Moore è stata grossomodo rispettata. Perciò sono complementari, al momento non si escludono a vicenda.

Tuttavia, secondo lo studio realizzato in collaborazione con Intel e Microsoft, in un mondo sempre più mobile - smartphone, tablet e sensori di vario genere - l'efficienza energetica sta diventando il parametro principale, quello che porterà (forse più della potenza) a concepire nuove soluzioni e a spingere l'innovazione nell'intero settore.

I primi segnali iniziano a vedersi. La potenza continua a crescere, ma quella già a disposizione è in grado di soddisfare la maggior parte delle necessità - tant'è che i chip non lavorano quasi mai al limite, anzi sono per gran parte del tempo sottoutilizzati.

Il focus del settore è quindi passato gradualmente dalla capacità di calcolo a una migliore efficienza energetica, specialmente con la diffusione dei prodotti tascabili o comunque portatili. Lorie Wigle, general manager per le tecnologie ecologiche di Intel, ritiene che l'introduzione della microarchitettura Core nel 2006 abbia cambiato tutto nella sua azienda. "Storicamente eravamo focalizzati sulle prestazioni e sull'autonomia, e sempre più abbiamo visto queste due cose avvicinarsi".

"Penso che l'efficienza sia sempre più il parametro che conta per i consumatori", ha dichiarato Erik Brynjolfsson, professore della Sloan School of Management del MIT. "E in un certo senso la Legge di Koomey, che tratteggia questo trend, sta iniziando a eclissare la Legge di Moore quanto a importanza per i consumatori in molti frangenti".

Per Koomey l'aspetto più interessante del trend che ha rilevato è che c'è uno spazio quasi sconfinato per migliorare. Nel 1985 il fisico Richard Feynman ha analizzato il fabbisogno elettrico dei computer e ha teorizzato che si poteva migliorarne l'efficienza di un fattore pari a 100 miliardi prima di raggiungere un limite - escludendo l'uso di nuove tecnologie come l'informatica quantistica.

Da allora, i miglioramenti nell'efficienza sono stati circa 40mila. "C'è spazio per migliorare", ha dichiarato Koomey. "Il limite sta solo nella nostra bravura, non nella fisica".

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.