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a cura di Manolo De Agostini

Valve ha presentato una nuova caratteristica in SteamVR Beta che consente ai fruitori della realtà virtuale di avere un'esperienza visiva migliore dalle proprie GPU, ridurre il costo di accesso della realtà virtuale e persino facilitare un po' la vita agli sviluppatori.

In cosa consiste? Valve spiega che tutto è figlio di uno scaling automatico della risoluzione in modo che il contenuto si adatti alla scheda video e al visore in vostro possesso. Il runtime di SteamVR misura la velocità della vostra GPU e dice ai contenuti di renderizzarsi a una risoluzione adeguata alla potenza della stessa.

"Ci sono molti clienti oggi con GPU che non sono completamente usate. Ora potranno vedere un incremento automatico della risoluzione dei loro contenuti in realtà virtuale, ottenendo un'esperienza VR migliore e più nitida". Chi invece ha GPU meno potenti, che non possono renderizzare alla risoluzione nativa del loro visore, vedrà automaticamente immagini a risoluzione leggermente minore, in modo da adattarsi alla scheda video.

"Questa funzionalità prende l'impostazione precedentemente nota come supersampling e la regola automaticamente all'avvio in base alle prestazioni della GPU per il vostro visore", aggiunge Valve, che chiarisce anche come la nuova soluzione in beta non lavori in modo dinamico - ossia non interviene durante la fruizione - o con un contenuto sì e con l'altro no. Funziona di base, con tutto, automaticamente.

steam vr auto resolution scaling

"Se la vostra GPU non può renderizzare alla risoluzione nativa su Vive Pro o visore Windows Mixed Reality, scalerà fino all'equivalente di megapixel al secondo della prima generazione di Vive o Rift". Qualora la vostra GPU non permetta di renderizzare il contenuto alla risoluzione del Vive o Rift di prima generazione, non si verificherà una riduzione automatica della risoluzione, per cui vedrete le prestazioni di sempre, prima dell'update - per ora in Beta - di SteamVR.

Il fatto che tutto funzioni automaticamente - favorendo quindi i meno tecnici - è una bella cosa, ma fortunatamente chi ama smanettare e preferisce una risoluzione diversa, può agire manualmente per "sovrascrivere" l'impostazione modificando le impostazioni Video in SteamVR - note in precedenza come impostazioni supersample.

Questo "Auto-Resolution Scaling" si applica a tutti i visori compatibili con SteamVR, quindi Vive, Vive Pro, Oculus Rift e tutti i Windows Mixed Reality. "Questo update è completamente compatibile con tutte le tecniche di riproiezione e funzionerà con tutti i miglioramenti futuri legati al rendering di SteamVR", aggiunge Valve.

HTC Vive Pro, per una realtà virtuale più definita

Nel suo post Valve illustra come questa soluzione consenta ai giocatori di non porsi il problema di cambiare GPU con l'arrivo dei nuovi visori come il Vive Pro. In pratica l'azienda guidata da Gabe Newell ha applicato esattamente ciò che fanno i giochi PC da decenni, capaci di adattarsi a monitor e TV di differente risoluzione.

"Ciò significa che puoi mantenere la GPU attuale se non desideri aggiornare contemporaneamente GPU e visore. Ovviamente, una GPU più potente restituisce un'esperienza con una fedeltà maggiore, ma adesso puoi scegliere quando aggiornare la tua GPU indipendentemente da quando cambi il visore VR".

Per quanto riguarda gli sviluppatori, finora dovevano testare ogni visore supportato per ogni GPU supportata e fare dei compromessi sul modo di renderizzare a risoluzioni maggiori per i visori di nuova generazione. Insomma, dovevano non solo preoccuparsi del presente ma anche predire un po' il futuro. Con il nuovo sistema di auto-risoluzione non dovranno più trasformarsi in indovini.

"Gli sviluppatori possono così testare la loro applicazioni con le GPU che supportano senza preoccuparsi di ciò che richiederanno i visori che arriveranno prossimamente. La medesima GPU collegata a diversi visori renderizzerà alla stessa risoluzione, indipendentemente dal visore collegato", spiega Valve.

Per aderire a SteamVR Beta dovete andare sotto Tools nella vostra libreria Steam, cliccare su Proprietà e poi selezionare Beta dal menu a tendina.

La novità di Valve è molto interessante perché, se ci guardiamo indietro a quando HTC Vive e Oculus Rift sono arrivati sul mercato, non ci sono stati molti sviluppi. Per un'esperienza VR di buon livello sono richiesti display (dei visori) in grado di assicurare un refresh rate di 90 Hz e quindi schede video capaci di assicurare 90 o più fps costanti o quasi. Le tecnologie di riproiezione hanno permesso di ampliare leggermente il parco delle GPU usabili.

Oggi però stanno arrivando visori con risoluzioni molto più alte dei primi modelli. Pensiamo alle soluzioni Windows Mixed Reality che arrivano a 2880x1440 contro i 2160x1200 pixel di Vive e Rift. HTC inoltre ha presentato il Vive Pro che aumenta il numero di pixel del 78% rispetto al primo Vive.

Con un aumento del numero di pixel del genere, è chiaro che serva una GPU più potente per gestire tale risoluzione. Tuttavia, con la nuova tecnologia di scaling della risoluzione, è possibile usare le vecchie GPU con i nuovi visori, a risoluzione minore, permettendovi così di rimandare un eventuale upgrade a tempi "più fortunati". Allo stesso tempo se la vostra GPU non viene messa alla frusta dal contenuto VR che state eseguendo, la tecnologia aumenterà la risoluzione per restituirvi migliore qualità.


Tom's Consiglia

Se la novità di Valve vi ha convinto a entrare nel mondo della realtà virtuale vi consigliamo di dare un'occhiata all'HTC Vive, un visore davvero ben fatto e supportato.