L'animazione computerizzata in 2D

L'autore della striscia Epic Fail, Cristiano Corsani, ci svela i segreti dell'animazione classica in 2D.

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a cura di Tom's Hardware

L'animazione computerizzata in 2D

Cos'è cambiato con l'introduzione dei computer? Nella sostanza nulla. Le leggende metropolitane che circolavano negli anni 70 che i cartoni giapponesi erano fatti dal computer – chi è cresciuto a pane, nutella e goldrake si ricorderà – sono assolutamente false. Per fare un cartone animato ci vogliono sempre 24 disegni al secondo e l'artista deve sempre e comunque disegnare, magari con nuovi supporti, i keyframes. E gli inbetweens? Beh, a quelli ci pensa il software! Meraviglioso! A onor del vero ho semplificato molto, direi brutalizzato il concetto, ma più o meno è così.

Entriamo poco poco in dettaglio, ma non troppo vista la vastità della materia: di tecniche di animazione ne esistono tantissime, è difficile generalizzare. Si troverà sempre un eccezione. Diciamo che esistono software per l'animazione tradizionale come:

Pencil

Digicel

  • Pencil: fantastica app gratuita (http://www.pencil-animation.org/) per fare semplici animazioni, creata da un appassionato
  • Digicel: software usato professionalmente (www.digicelinc.com/‎), apparentemente "povero" ma molto quotato
  • Photoshop: eh sì, il buon vecchio PS, dalle CS4 in poi può realizzare animazioni – guardate il bellissimo corto di Ryan Woodward realizzato appunto con PS.

Thought of You di Ryan J Woodward

La lista non è chiaramente esaustiva. Questi software consentono di realizzare animazioni classiche: si disegnano sia i keyframe che gli inbeetwen.

Cos'è un immagine vettoriale? A differenza di un immagine raster composta da tanti puntini colorati uno accanto all'altro, un immagine vettoriale è una sequenza di valori=punti nello spazio cartesiano. Il software di visualizzazione disegna le linee interpolando i punti a formare l'immagine. A parte le dimensioni più contenute di un immagine di questo tipo rispetto a una raster, ha il vantaggio di essere più facilmente gestibile da un calcolatore. I software di animazione che usano questo approccio consentono di "disegnare per te" i frame mancanti (tweening o interpolazione) in modo molto preciso. Ti devi concentrare solo sui key frames. Come funziona? L'idea di base è quella della cut-out animation.

Avete mai realizzato a casa le marionette di carta con i "fermacampioni" nelle giunture degli arti? Muovete di poco la marionetta e fotografate ogni posizione. Avete realizzato una cut out animation (in stop motion). Nei software il principio è lo stesso, i "pezzi" delle marionette li disegni in vettoriale (ma funziona anche coi raster), li "giunti" tra loro, metti la "marionetta" in varie posizioni (key frames), stabilisci il timing, al resto ci pensa il software:

  • ToonBoom Animation: famiglia di software professionali per la produzione di cartoni animati, dalla pre alla post produzione;
  • Synfig: app open source per la cut out animation
  • Flash: non ha bisogno di commenti;
  • AnimeStudio: altro noto software per animazione.

Synfig

Anche questa lista non è esaustiva, naturalmente. Il bello di questi software è che puoi crearti vere e proprie librerie di personaggi nelle loro varie parti da riusare. Senza contare il fatto che quasi tutti sono dotati di tool per il "lip sync": a partire dal file audio e da una libreria di "lips" (bocche disegnate nelle varie posizioni corrispondenti ai suoni base), ci pensa il software a sincronizzare la bocca con l'audio. Per muovere i personaggi viene usata la tecnica del "bone rigging" (derivata dall'animazione 3d): assegni al tuo personaggio uno scheletro agganciando i vari pezzi come braccia e gambe. Muovi lo scheletro, il software penserà a interpolare tutto il resto. Un video tratto da un how to di Anime Studio, esprime chiaramente il concetto più delle parole.