L'APU di Xbox finalmente è stata testata, ecco i benchmark

Dopo aver reperito un kit AMD 4800S, Eurogamer ha voluto testarlo per comprendere come mai un concept del genere non sia decollato.

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a cura di Andrea Maiellano

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AMD lanciò in sordina il kit per desktop 4700S nel 2021 (basato sull'architettura con cui è stata realizzata PS5), seguito, un anno dopo, dal modello 4800S (basato sull'architettura con cui è stata realizzata Xbox Series X). Entrambi i kit si basano su hardware per console non completamente funzionante, o meglio, con dei deficit importanti sul versante della grafica integrata. Sebbene le APU di Xbox e PS5 possano essere considerate opzioni "high-end", per un utilizzo quotidiano, la loro datata architettura Zen2, la mancanza di ottimizzazioni e le limitate capacità di piattaforma presentano alcuni svantaggi, che il team di Eurogamer ha voluto portare allo scoperto.

Il modello testato da Eurogamer è stato l'AMD 4800S che, a differenza del suo predecessore 4700S, utilizza l'APU della Xbox Series X, con un potente processore dotato di 8 core Zen2 e 3328 core RDNA2 GPU che, purtroppo, sono stati disabilitati nel kit. Un numero significativo di questi kit, difatti, è stato prodotto in seguito a componenti che non soddisfacevano gli standard di qualità di AMD, e Microsoft, per la Xbox Series X.

Al posto di scartarle, AMD ha preso la decisione di costruire un'intera piattaforma desktop intorno a queste APU, rendendole disponibili esclusivamente a una selezionata fascia di utenti.

Il kit AMD 4800S è un notevole miglioramento rispetto al 4700S, specialmente per quanto riguarda la larghezza di banda PCIe e l'accessibilità di interfacce moderne. A differenza del kit 4700S, che mancava di uno slot M.2 per lo storage veloce, il 4800S ne vanta due: uno per l'archiviazione e l'altro per un'interfaccia WiFi opzionale.

Inoltre, lo slot PCIe offre ora una maggiore larghezza di banda, non limitando più le prestazioni grafiche alle specifiche PCIe Gen2 x4, ma utilizzando una più performante interfaccia Gen4 x4. Il 4800S offre, inoltre, il doppio delle porte SATA, uno slot NVMe, un miglior sistema di raffreddamento e, sebbene la larghezza di banda della GPU resti contenuta, l'interfaccia PCIe 4.0 x4 riesce a garantire dei buoni risultati con le schede grafiche di fascia alta.

Interessante è anche la scelta di AMD di utilizzare un tipo di memoria diverso rispetto alla maggior parte dei sistemi desktop attuali. Esattamente come il 4700S, il 4800S si basa sulla memoria GDDR6 (con capacità di 16 GB), che presenta vantaggi e svantaggi. Sebbene offra una larghezza di banda doppia rispetto alla memoria DDR4, la latenza rimane uno dei difetti principali, il che spiega, almeno parzialmente, perché la memoria GDDR6 non viene comunemente utilizzata per questo scopo.

Per quanto riguarda le prestazioni, l'APU utilizzata nelle console di solito raggiunge una velocità di clock fino a 3,6 GHz su tutti i core, riservandone uno per le funzionalità di sistema di base. Al contrario, la versione desktop può raggiungere una velocità di clock fino a 4,0 GHz, funzionando in modo simile a un normale processore Zen2, con frequenze variabili.

Eurogamer ha, infine, svolto un confronto fra il 4800S e un Ryzen 5 7600 e il risultato è stato che il 4800S si è dimostrato significativamente inferiore al Ryzen basato su Zen4, il quale, spesso, ha raggiunto il doppio dei fotogrammi al secondo nei vari giochi testati.

In conclusione, risulta chiaro come mai il kit 4800S risulti difficile da trovare sul mercato. Derivato, fondamentalmente, da scarti depotenziati, e dannatamente costoso per quello che realmente offre, il 4800S si limita a essere un concept interessante che avrebbe potuto rappresentare un'importante aggiunta alla famiglia di CPU AMD, se solo fosse stato realizzato con i giusti crismi.