Le CPU AMD EPYC trovano casa in Francia, nei server di Online.net

Nuovo accordo tra AMD e una realtà del settore cloud. La francese Online.net adotterà le CPU EPYC di prima generazione in nuovi server bare metal.

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a cura di Manolo De Agostini

Continua l'espansione delle CPU AMD EPYC nel mercato dei server dopo gli ultimi accordi siglati con Oracle e Amazon. I processori della serie 7000, dotati di un massimo di 32 core e 64 thread, entrano nell'offerta di Online.net, azienda di web hosting francese. Più precisamente Online.net offrirà nuove soluzioni di hosting nelle famiglie Core e Pro con una generazione di server bare metal che partiranno da 149,99 euro con 96 GB di RAM e SSD NVMe da 2 TB.

A catturare l'interesse della realtà francese abbiamo non solo l'alto numero di core dei processori EPYC, ma anche le capacità di input e output e soprattutto il bandwidth di memoria elevato. Tutte queste caratteristiche, secondo Online.net, le consentono di migliorare non solo l'efficienza energetica dei propri sistemi ma anche le prestazioni finali.

Sembra che Online.net non si avvarrà delle soluzioni a 32 core per i propri server, optando invece per i modelli con 16 e 24 core, garantendo fino a 384 GB di memoria DDR4 su otto canali e un'ampia connettività per SSD NVMe. "Grazie ai processori AMD EPYC siamo in grado di offrire ai nostri clienti una nuova gamma di server bare metal progettata per carichi di lavoro intensivi e su larga scala al miglior rapporto qualità-prezzo. Questa nuova generazione di server offre il miglior equilibrio tra CPU, memoria e storage garantendo prestazioni prevedibili e costanti", ha dichiarato Édouard Bonlieu, vice presidente per la strategia marketing di Online.net.

Questa nuova intesa giunge a due settimane dall'annuncio della seconda generazione di processori EPYC "Rome", in grado di offrire fino a 64 core e 128 thread. Il debutto è atteso nel 2019, ma non è chiaro se più verso l'inizio o la fine dell'anno. EPYC Rome sembra aver già raccolto interesse, tanto che è stato selezionato per la creazione di un nuovo supercomputer chiamato Hawk.