Le fidanzate AI stanno davvero rovinando i maschi, nuova conferma

Una docente della Olin Business School ha confermato quanto già riportato in passato: le fidanzate IA stanno rendendo gli uomini sempre più soli.

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a cura di Marco Pedrani

Caporedattore centrale

Qualche tempo fa vi abbiamo parlato di uno studio, secondo cui i giovani uomini sono sempre più soli a causa delle fidanzate IA. La ricerca, condotta dal Pew Research Center, metteva in luce che oltre il 60% degli uomini tra i 18 e i 30 anni è single (praticamente il doppio delle donne, ferme al 30%) e che uno su cinque non ha nemmeno amicizie strette.

Nelle scorse ore è tornata sull’argomento Liberty Vittert, professoressa di data science alla Olin Business School. La docente è solita chiedere ai propri studenti diciottenni quali social media usano abitualmente, ed è rimasta sorpresa quando uno degli alunni ha ammesso di avere una fidanzata virtuale, basata su intelligenza artificiale.

“Mi ha sorpreso che lo dicesse così apertamente. Credo che le fidanzate virtuali basate su IA esistano da un po’, ma sono diventate sempre più comuni, quindi le persone sono disposte a parlarne” ha dichiarato la professoressa.

In un articolo pubblicato su The Hill, Vittert afferma che “Non si tratta di una fidanzata virtuale, ma di una fidanzata che per definizione impara da te cosa ti piace e cosa non ti piace. La fidanzata basata su IA non ha mai una brutta giornata, quindi questi uomini hanno relazioni perfette e non devono mai affrontare gli alti e bassi di una relazione reale”. Ciò comporta ovviamente grossi rischi, dato che gli uomini potrebbero diventare sempre più propensi a scegliere questi bot invece di una relazione vera e propria, isolandosi dal mondo e impattando anche sui tassi di natalità.

Le fidanzate basate su IA hanno visto una forte crescita durante la pandemia, ma il boom dell’IA generativa a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi ha dato un’ulteriore spinta a questi software. Replika, una delle app più famose di fidanzate IA, dopo aver registrato una crescita del 35% durante la pandemia, lo scorso anno ha superato i 10 milioni di utenti, diversi dei quali hanno apertamente dichiarato di essere innamorati, di essere impegnati in una relazione o addirittura di essere sposati con il proprio partner virtuale. Pochi mesi fa Caryn Marjorie, un’influencer, ha creato una versione virtuale di sé stessa basata su IA e in una sola settimana ha raggiunto i 1000 abbonati e una lista d’attesa di 15.000 persone, tutte disposte a pagare pur di avere una relazione con il bot.

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