Dotazione di porte: chi vuole di più usi la docking station
Sul lato sinistro del T60 ci sono l'uscita VGA, la presa di rete Gigabit Ethernet, quella per il modem 56k, due jack per microfono e cuffie, una porta USB, stranamente in verticale. Questo potrebbe rendere difficoltoso l'inserimento diretto di periferiche corpose, come nel caso di alcuni lettori MP3. È presente infine uno slot PCMCIA.
Sul lato anteriore troviamo solamente una porta per la connessione di periferiche a infrarossi e un interruttore per attivare e disattivare il wireless.
Sul lato destro si trova il masterizzatore, che si apre con un bottone pratico e facile da premere. L'unità si rimuove facilmente a caldo per l'installazione di una batteria aggiuntiva, opzionale. A ridosso dell'unità ottica, in un angolino non esattamente di facile accesso, ci sono le altre due porte USB 2.0 e la presa per il Kensington Lock.
Sul retro ci sono solo una presa d'aria e il connettore per l'alimentazione. Il trasformatore, elemento che di solito contribuisce a peggiorare la trasportabilità dei notebook, è decisamente piccolo e leggero e si farà sentire ben poco in borsa.
Come anticipato, il T60 ha tutto quello che serve per lavorare in mobilità, ma sul mercato ci sono notebook di pari dimensioni più completi. Si sente per esempio la mancanza di un lettore di schede di memoria per facilitare lo scaricamento di file da fotocamere, palmari e altri dispositivi Lenovo potrebbe anche riflettere sull'integrazione di una webcam che, a parte gli usi ludici, potrebbe venir comodo a chi partecipa a molte di net conference. In compenso laddove gli altri produttori inseriscono la webcam, Lenovo ha montato una comoda luce, attivabile da tastiera, per lavorare più agevolmente in ambienti poco illuminati. Un tocco di classe. In definitiva chi vuole più porte, perlomeno quando lavora in ufficio, farà meglio a inserire nel proprio budget anche una docking station.