Introduzione
Quando un utente Mac decide di passare da un programma per il fotoritocco di base a qualcosa di più adatto alle esigenze di un fotoamatore evoluto, la scelta è di fatto ridotta ai due "campioni", Adobe Photoshop Lightroom e Apple Aperture.
Esistono molti altri software pensati per i fotografi, ma questi due offrono la migliore combinazione tra costo, completezza di funzioni e semplicità d'uso. Destinati allo stesso tipo di utenza, i due programmi sono più diversi fra loro di quanto non appaia a prima vista e questo, in parte, è legato alla loro storia.
Aperture è arrivato sul mercato oltre un anno prima di Lightroom e ha di fatto creato la nicchia dei software fotografici professionali all-in-one: quelli che combinano le funzioni di gestione di una libreria di scatti con gli aspetti propriamente di fotoritocco, facendo volutamente a meno dei tool "da grafico" che per un fotografo sono superflui. Non avendo modelli da seguire o concorrenti da superare, Apple ha potuto presentare un software innovativo ma inizialmente limitato - nella versione 1.0 mancava persino la gestione dei file RAW - arricchendolo di funzioni versione dopo versione.
![]() | Sony DSCH300B.CE3 | |
![]() | Canon EOS 1200D | |
![]() | Nikon D3200 | |
![]() | Leica V-lux 4 |
Photoshop Lightroom nasce come risposta proprio ad Aperture, ed è per molti versi una derivazione dell'accoppiata Photoshop-Bridge: la parte di fotoritocco viene dal primo, quella di gestione della libreria e selezione degli scatti dal secondo. Questa eredità è un vantaggio, perché Photoshop e Bridge sono due software di notevole qualità, ma anche un limite, perché Lightroom ne ha derivato un'impostazione di lavoro concettualmente rigida.
La scelta tra Aperture e Photoshop Lightroom è legata a molti fattori, non ultimo il gusto personale. Qui abbiamo voluto raccogliere alcuni punti in cui i due software differiscono in modo evidente: potrebbe essere proprio uno di questi a spingere verso un programma piuttosto che l'altro.