L'Intelligenza Artificiale passa i test universitari, entro 10 anni alla pari con gli umani

Una AI sviluppata in Giappone si è mostrata capace di superare i test universitari del paese, migliorando un risultato simile ottenuto in USA qualche mese fa. Al contempo, Mark Zuckerberg di Facebook fa sapere che entro dieci anni vogliono pareggiare il cervello umano in diversi aspetti.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

C'è chi è convinto che gli studi sull'Intelligenza Artificiale non porteranno a nulla, e che non arriveremo mai a svilupparne una che possa competere o persino superare il cervello umano. E c'è chi invece è convinto che questo accadrà in tempi relativamente brevi, persino che entro la fine del secolo assisteremo alla nascite di una nuova divinità digitale.

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Diverse notizie recenti sembrano indicare che abbia ragione il secondo gruppo, e che un'intelligenza artificiale potente ed evoluta sia prossima a manifestarsi. Guardando solo alle ultime ore, apprendiamo che in Giappone una AI ha superato con successo i test di ingresso per l'università, superando la media degli studenti in carne e ossa. Sull'altra sponda del Pacifico, il CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha detto che la sua società conta di sviluppare una AI "migliore dell'essere umano" entro dieci anni. Nel frattempo, c'è una società che ha nominato consigliere un algoritmo.

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L'esperienza del Sol Levante è frutto del lavoro del National Institute of Informatics, che replica un esperimento analogo svolto qualche mese fa negli USA a opera delll'Allen Institute for Artificial Intelligence insieme all'Università Washington.

Nel caso giapponese, l'AI ha ottenuto un punteggio pari a 511 su un massimo di 950 punti, dove la media per gli studenti umani è di 416 punti. Il computer ha avuto i risultati migliori in matematica e storia. Nell'esperimento statunitense, invece, l'AI è andata un po' peggio rispetto agli studenti umani (500 punti contro 513, su un massimo di 800).

Naturalmente non si tratta di pura potenza di calcolo o di immagazzinare informazioni - se la misura dipendesse da questi aspetti un qualsiasi PC farebbe faville in queste prove. Queste AI sono sviluppate per fare bene in quella che è la vera cartina tornasole dell'Intelligenza artificiale: la comprensione e l'interpretazione del linguaggio. E, come Watson di IBM, hanno dimostrato risultati sorprendenti.

Considerato quanto hanno fatto questi istituti di ricerca, non sembra poi così campata per aria l'idea di Facebook, che vuole creare un'AI di livello umano in pochissimo tempo. "Uno dei nostri obiettivi per i prossimi dieci anni", ha infatti affermato il fondatore e AD Mark Zuckerberg, "è essenzialmente superare il livello umano in tutti i sensi principali: visione, udito, linguaggio e cognizione generale. Gusto e olfatto non ci preoccupano altrettanto. Per ora". 

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