L'intelligenza artificiale va in guerra, è davvero l'inizio di Skynet

Un ex generale americano crede che il futuro della guerra sarà legato a doppio filo alle intelligenze artificiali.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Sin dalla nascita delle prime forme di intelligenza artificiale qualcuno ha pensato agli scenari peggiori, predicando (a volte in maniera nemmeno troppo scherzona) come la Skynet di Terminator sarebbe diventata realtà. È dello stesso avviso l'ex generale americano Richard Clarke, secondo cui le guerre del futuro saranno combattute da sistemi autonomi abilitati dall'IA nello spazio e nel cyberspazio. 

Clarke ha parlato alla RSA Conference, dichiarando che "Una persona potrebbe controllare 20 aerei". Secondo l'ex generale, fino allo scorso anno a capo del comando operazioni speciali, dobbiamo aspettarci un futuro dove questa IA sarà autonoma e pensare a come combatteremo sciami di navi e aerei autonomi da lei comandati, proprio come nei migliori film di fantascienza.

"Non ci sarà un'altra grande guerra che verrà vinta senza conflitti nello spazio e nel cyberspazio", ha affermato ancora Clarke, che crede che in casi estremi come questo dovranno essere impiegati nel conflitto anche i satelliti commerciali per stanare i comandanti nemici e poterli eliminare, come fatto a detta sua nel conflitto attualmente in corso tra Russia e Ucraina: "Com'è possibile che siano stati uccisi quasi una dozzina di generali russi? Stanno nel loro centro di comando, ma le immagini satellitari hanno permesso alle forze ucraine di identificarli".

L'ex militare sostiene anche che l'IA renderà più difficile distinguere la verità, basti pensare a cosa accade oggi sui social media con i deep fake; sarà sempre più difficile distinguere il vero dal falso, motivo per cui Clarke crede che serva una tecnologia capace di distinguere i deep fake da video e audio originali.

Lo scenario rappresentato da Clarke è ancora lontano, ma a pensarci bene, non così tanto come potremmo pensare, o come avremmo pensato prima del boom di ChatGPT e delle altre intelligenze artificiali generative. È indubbio che bisognerà procedere nello sviluppo delle tecnologie con molta attenzione, nella speranza ovviamente di non vedere mai la "ribellione della macchina" raccontata in tanti film.