Lo strumento di Windows per la cancellazione dei dati personali presenta un problema

Lo strumento di cancellazione e ripristino delle ultime versioni di Windows 10 e Windows 11 presenta un problema importante.

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a cura di Antonello Buzzi

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Sicuramente, nel corso della vostra vita informatica sarà capitato di utilizzare qualche volta lo strumento per il ripristino di Windows che si può trovare in "Impostazioni"->"Opzioni Avanzate"->"Ripristina il PC", scegliendo di rimuovere i file personali prima di reinstallare il sistema operativo. Ovviamente, nel caso questa operazione venga effettuata semplicemente per pura manutenzione, ad esempio per avere un sistema pulito dopo vari mesi di utilizzo, non ci sono problemi di rilievo, ma spesso questa funzionalità viene usata anche quando si decide di vendere o donare il proprio dispositivo ad altre persone. In quest'ultima situazione, è particolarmente importante che tutti i file personali vengano rimossi e cancellati effettivamente.

Purtroppo, Rudy Ooms, MVP Microsoft, ha scoperto lo strumento presente in Windows 10 e Windows 11 21H2 non svolge perfettamente il suo lavoro, sia in modalità locale che remota. L'uomo ha in seguito testato la funzionalità in altre versioni del sistema operativo, verificando che, invece, in Windows 10 e Windows 11 21H1 l'operazione veniva svolta correttamente. Nella tabella sottostante potete vedere un riassunto dei risultati ottenuti.

Azione in Windows 10/11 Risultati
Cancellazione da remoto 21H2 Dati utente non rimossi da Windows.old
Cancellazione dei file protetti da remoto 21H2 Dati utente non rimossi da Windows.old
Cancellazione locale 21H2 Dati utente non rimossi da Windows.old
Cancellazione locale dei file in cloud 21H2 Dati utente non rimossi da Windows.old
Cancellazione dei file protetti in locale 21H2 Dati utente non rimossi da Windows.old
Ripristino da remoto 21H2 Dati utente non rimossi da Windows.old
Tutte le azioni di cancellazioni e ripristino in 21H1 Dati utente rimossi da Windows.old

Come potete leggere, il problema principale riguarda la mancata rimozione della directory chiamata "Windows.old" che contiene tutti i precedenti file personali presenti prima del ripristino. Inoltre, anche in caso di un SSD o hard disk protetto con Bitlocker, quando viene effettuato il ripristino Bitlocker viene rimosso e nella cartella Windows.old vengono spostati tutti i file, ora non più criptati e quindi leggibili da chiunque. Infine, anche i file sincronizzati su OneDrive contrassegnati con l'opzione "conserva sempre su questo dispositivo" venivano inclusi in Windows.old.

In attesa di una patch risolutiva da parte di Microsoft, Ooms ha creato uno script PowerShell da lanciare prima di effettuare l'operazione. La prossima volta che effettuerete un ripristino del sistema con cancellazione dei file personali, assicuratevi che la cartella Windows.old non sia presente sul disco principale o su altri dispositivi di archiviazione collegati al device.