Tutto in rete, come no!
Questo telecomando si programma da internet: una volta installato il CD che si trova all'interno della confezione, il programma si connette automaticamente al sito Harmony. Naturalmente, diamo per scontato che chi spende 200 euro per un telecomando, debba controllare molti dispositivi, altrimenti il gioco non vale la candela. Nel nostro caso, la lista era piuttosto lunga:
- Videoproiettore Mitsubishi
- Televisore Samsung
- Decoder satellitare a disco rigido Topfield
- Lettore HD-DVD Toshiba
- Console XBox 360
- Lettore multimediale Kiss
- Amplificatore audio/video Onkyo
Il primo passo è l'inserimento del nome di tutti i dispositivi. Almeno nel nostro caso, erano tutti reperibili sul sito internet Harmony. Ecco uno dei punti di forza dei telecomandi Harmony: il database è enorme, e quindi gli apparecchi multimediali memorizzati sono migliaia e migliaia. Se per caso il vostro non è inserito in questo database (cosa tra l'altro molto improbabile), basta segnalarlo sul sito e Logitech, dopo aver proceduto ad una verifica, lo aggiungerà. Ripetiamo, è davvero poco probabile perché, ad esempio, abbiamo trovato sia un televisore sconosciuto acquistato al supermercato sia il nostro ottimo amplificatore, l'Onkyo 905, apparso da poco sul mercato.
È possibile personalizzare i pulsanti associati a ciascun dispositivo, decidendo quali saranno mostrati a schermo e in quale ordine, così come assegnare i pulsanti fisicamente presenti sul telecomando. Può anche capitare che una particolare funzione non sia integrata nel database del telecomando. Potrebbe capitare con apparecchi particolarmente complessi. Ad esempio, manca il supporto per un comando molto utile del nostro amplificatore Onkyo, vale a dire il passaggio da una modalità sonora all'altra, come THX, Neo 6, etc. In questi casi basta mettere il telecomando originale del dispositivo di fronte allo One e premere il pulsante, così la funzione mancante si trasferisce. In alcuni casi bisogna perdere un po' di tempo in qualche regolazione avanzata, come la durata del segnale di comando, o la latenza. Si tratta di casi piuttosto rari ma, ad esempio, su alcuni famosi sistemi hi-fi britannici questo problema si verifica più di frequente. In ogni caso, dopo aver giocato sulle regolazioni, si riesce a trovare il bandolo della matassa.
