Mariposa non vola più, spenta la mega-botnet

La polizia spagnola ha arrestato i tre presunti responsabili della botnet Mariposa, una rete infetta da 13 milioni di pc. Defense Intelligence e Panda Security hanno collaborato alle indagini, ma al momento non è ancora chiara la portata del danno globale.

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a cura di Dario D'Elia

La Guardia Civil spagnola ha arrestato tre pirati informatici (presunti) responsabili di uno dei più devastanti attacchi malware globali: la botnet Mariposa (trad. farfalla) ha contaminato 13 milioni di PC. Con il preciso intento di sottrarre dati personali e codici di carte di credito, gli esperti craker sono riusciti a infiltrarsi nei computer di agenzie governative, scuole, case, istituzioni finanziarie e aziende di ben 190 paesi.

le mani sui PC di tutto il mondo

Defense Intelligence e Panda Security hanno collaborato, rispettivamente da Canada e Spagna, con la polizia senza però riuscire esattamente comprendere la portata della frode. Indicativamente, al momento si hanno solo le stime del costo delle operazioni di "pulizia": decine di milioni di dollari
.

Mariposa inizialmente si è diffusa sfruttando una vulnerabilità del browser Internet Explorer, poi è riuscita ad allargare il raggio di azione infettando memorie USB e il software di instant messaging di MSN. "Mariposa è la più grande botnet mai annientata, ma si tratta solo della punta dell'iceberg. Queste cose vengono fuori costantemente", ha dichiarato Mark Rasch, responsabile dell'unità crimini informatici dello U.S. Department of Justice.