Micron P420m fatto a pezzi

Dopo il P320h, Micron presenta il P420m, una scheda PCI Express x8 con memoria MLC orientata a carichi di lavoro in lettura. Come si confronta con la soluzione di punta basata su memoria SLC?

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a cura di Tom's Hardware

Micron P420m fatto a pezzi

Visivamente il P420m è abbastanza differente rispetto al P320h. Micron ha scelto di coprire l'intera scheda che si occupa della protezione dovuta a un'improvvista assenza di energia con plastica nera. Quando la rimuoviamo, ecco emergere un'unità composta da tre PCB con un grande dissipatore di calore ben visibile.

Il primo PCB ha un po' di tutto, ma ci focalizziamo sul controller. Micron usa lo stesso identico processore che ritroviamo sul P320h. È stato realizzato congiuntamente con IDT ed è personalizzato per lavorare con la NAND di Micron e gli algoritmi del produttore. A differenza della maggior parte dei controller SATA / SAS, che supportano solo otto canali e 16 chip NAND, il controller del P420m ha 32 canali e supporta 64 chip NAND. Questa parallelismo esteso facilita alte prestazioni in lettura. È inoltre una delle ragioni per cui il P420m, come il P320h, non raggiunge la propria prestazione di picco fino a una queue depth di 256.

Non abbiamo rimosso il dissipatore di calore. È stato collegato con una rete metallica sottile coperta con adesivo. Intervenire avrebbe quasi certamente danneggiato la rete.

Accanto al controller abbiamo un heatsink a basso profilo che copre cinque package DRAM, ognuno dei quali aggiunge 256 MB di DDR3-1600. Ce ne sono altri quattro nel retro del PCB, e questo vi dà in totale 2,25 GB sul P420m.

Sarebbe impossibile non citare la memoria NAND flash MLC a 25 nanometri, che è la principale differenza rispetto alla memoria SLC a 34 nanometri usata sulla Micron P320h. Ci sono 28 package NAND sul PCB principale.

Il PCB successivo serve solo per ospitare la memoria NAND e una manciata di componenti singoli. Qui è dove troverete altri 36 package. Facendo i conti si scopre che ogni package ospita otto die da 32 Gb. Di contro, i package del modello da 700 GB ospitano ognuno quattro die. Questo significa che la versione da 1400 GB ha 2048 GB di "flash grezza" a bordo.

La tecnologia di ridondanza di Micron richiede circa un ottavo di quel numero, ovvero 256 GB. Il resto, circa il 22%, è stato usato per l'overprovisioning.

Il terzo PCB gestisce la protezione da improvvisa assenza di corrente.

Il nostro sample ha 48 condensatori al tantalio. Diversamente dal connettore tra la prima e la seconda scheda, questo PCB è stato connesso a quello principale tramite un piccolo connettore a otto pin.

Il PCB è inoltre estremamente sottile, presumibilmente è spesso solo pochi strati. Potete quasi dire che è fragile, e questo è il motivo per cui Micron assicura il resto del drive in cinque punti. La protezione da perdita di energia è una funzione chiave mancante dal P320h, ed è una gradita aggiunta al P420m.

Micron tende a rendere la protezione dei dati una priorità sui propri prodotti enterprise, e il P420m non è differente. L'azienda si affida alla propria tecnologia RAIN (Redundant Array of Independent NAND), vista sui P320h e P400m, per abilitare la ridondanza RAID 5 attraverso tutti i canali flash. Il P420m controlla inoltre i dati usando algoritmi CRC (Cyclic Redundancy Checksums) ed ECC (Error Checking and Correcting) prima e all'uscita di ciascun elemento della catena di trasferimento.

Sebbene il P420m e il P320h non appaiono simili fisicamente, architetturalmente parlando potrebbero essere ritenuti gemelli.