Micron RealSSD P400e: gli SSD per aziende si fanno economici

Recensione - Test del Micron RealSSD P400e, SSD per il settore enterprise che usa memoria MLC, meno costosa di quella SLC. Quali vantaggi e svantaggi ci sono?

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a cura di Andrew Ku

Introduzione

Gli SSD di classe enterprise (per aziende, server e così via) sono generalmente molto costosi, soprattutto a causa del fatto che usano memoria NAND SLC (Single Level Cell). Tra le memorie NAND è la più veloce e longeva, e la più indicata ad attività pressoché costanti che richiedono un altissimo carico I/O. La memoria NAND MLC (Multi Level Cell) invece costa molto meno, ma è più lenta, tende a degradarsi più rapidamente e consuma più energia.

La memoria MLC d'altra parte costa molto meno, e per questo ci si sta forzando di colmare le lacune che la separano dalla SLC. Il tema dei costi ha anche una valenza più generale in un mondo ancora dominato dagli hard disk magnetici, nel quale praticamente ogni responsabile IT esistente vorrebbe migrare agli SSD. È possibile che la memoria più economica possa offrire quanto quella più costosa, in termini di prestazioni, affidabilità e consumi? La risposta breve è no, ma potrebbe andare bene in diverse situazioni.

Il Micron P400e sembra progettato per rispondere a questi bisogni. È praticamente identico alla propria controparte per il mercato comune, cioè il Crucial m4, in quanto usa il controller Marvell 9174 SATA 6 Gbps e memoria NAND MLC a 25 nm. I due drive sono così simili che si siamo chiesti che cosa esattamente li separi, affinché uno sia un prodotto per desktop e l'altro per ambienti professionali.

Secondo Micron, il P400e ha un firmware progettato per i carichi pesanti tipici degli ambienti enterprise, include un over-provisioning del 28% (spazio riservato a prolungare la vita del drive) e protezione dei dati tramite correzione dei percorsi di memoria. L'azienda ritiene che questa unità possa trovare posto in un gran numero di ambienti nei quali l'uso di memoria SLC è semplicemente troppo costoso. Questo spiega in parte perché Micron ha scelto per il P400e il formato da 7 millimetri, così si può installare tanto negli alloggi da 9,5 mm (con un semplice adattatore) sia nei rack per server.

Micron RealSSD P400e  MTFDDAK0

50MAR-1J1AA

MTFDDAK

100MAR-1J1AA

MTFDDAK

200MAR-1J1AA

MTFDDAK

400MAR-1J1AA

Raw NAND 64 GB 128 GB 256 GB 512 GB
Capacità a disposizione 50 GB 100 GB 200 GB 400 GB
Lettura sequenziale 350 MB/s
Scrittura sequenziale 140 MB/s
Lettura casuale 4KB 50 000 IOPS
Scrittura casuale 4KB 7000 IOPS
Consumi attivi 2.5 W per 50 GB

fino a 5 W per 400 GB

Garanzia Tre anni

Come il Crucial M4, il Micron P400e è disponibile in quattro diverse capacità: 50, 100, 200 e 400 GB. Le specifiche sembrano collocarlo un po' indietro rispetto alla maggior parte degli SSD SATA 6 Gb/s che abbiamo provato, compreso il Crucial m4 a cui somiglia tanto; i dati indicano infatti 350 MB/s in lettura sequenziale, 140 MB/s in scrittura sequenziale, 50.000 IOPS in lettura casuale e 70.000 IOPS in scrittura casuale.

Più importante delle prestazioni tuttavia è l'affidabilità, e per questo Micron ha alterato il firmware del P400e per ridurre al minimo i problemi. L'azienda spera che tale approccio elimini le preoccupazioni legate al firmware che hanno colpito il Crucial m4 (e altri SSD per desktop, che spesso hanno bisogno di tre o quattro aggiornamenti del firmware per considerarsi a posto).