La pressione esercitata dalle associazioni di consumatori europee ha costretto Microsoft a rivedere completamente la sua strategia per gli aggiornamenti di sicurezza di Windows 10, introducendo modifiche sostanziali che riguardano esclusivamente gli utenti dell'Area Economica Europea. Il colosso di Redmond ha dovuto cedere alle richieste del gruppo Euroconsumers, eliminando quella che molti consideravano una manovra commerciale mascherata da servizio gratuito. La decisione arriva a meno di tre settimane dalla data fatidica del 14 ottobre, quando Windows 10 cesserà ufficialmente di ricevere supporto.
La battaglia europea contro i "trucchi" di Microsoft
Il gruppo di advocacy Euroconsumers aveva individuato quello che definiva un meccanismo truffaldino nella proposta iniziale di Microsoft. Per ottenere un anno aggiuntivo di Extended Security Updates (ESU), gli utenti dovevano necessariamente attivare Windows Backup, una funzionalità che utilizza OneDrive come servizio di archiviazione cloud. Il problema nasceva dal fatto che questo sistema avrebbe rapidamente saturato i 5GB gratuiti di spazio disponibile, spingendo inevitabilmente gli utenti verso piani a pagamento.
"Siamo lieti di apprendere che Microsoft fornirà un'opzione gratuita di Extended Security Updates per gli utenti consumer di Windows 10 nell'Area Economica Europea", ha dichiarato il gruppo Euroconsumers in una comunicazione ufficiale di questa settimana. L'organizzazione ha anche sottolineato la soddisfazione per il fatto che questa opzione non richiederà più agli utenti di effettuare backup di impostazioni, applicazioni o credenziali, né di utilizzare Microsoft Rewards.
Due pesi e due misure geografiche
La vittoria europea evidenzia tuttavia una disparità di trattamento geografica che solleva interrogativi sulla strategia globale di Microsoft. Un portavoce anonimo dell'azienda, confermando le modifiche a Windows Central, ha spiegato che la società sta "aggiornando il processo di iscrizione per garantire che soddisfi le aspettative locali e offra un'esperienza sicura e semplificata".
Nel resto del mondo, gli utenti dovranno continuare a scegliere tra tre opzioni: attivare Windows Backup con tutti i rischi commerciali annessi, pagare una tariffa annuale di 30 dollari, oppure utilizzare 1.000 punti del programma Microsoft Rewards. Questa differenziazione geografica mette in luce come la pressione regolatoria e delle associazioni di consumatori possa ancora fare la differenza nell'era digitale.
I limiti temporali rimangono invariati
Nonostante la vittoria sul fronte delle condizioni di accesso, i consumatori europei dovranno comunque fare i conti con limitazioni temporali significative. Gli aggiornamenti di sicurezza estesi rimarranno disponibili solo fino al 13 ottobre 2026, offrendo quindi una finestra di appena un anno aggiuntivo rispetto alla cessazione del supporto standard.
Le aziende, dal canto loro, godono di maggiore flessibilità potendo acquistare fino a tre anni di aggiornamenti di sicurezza critici. Questa disparità di trattamento tra utenti consumer e business solleva ulteriori questioni sulla strategia di Microsoft, che sembra privilegiare sistematicamente i clienti enterprise rispetto agli utenti domestici.
Euroconsumers non si è fermata a questa prima vittoria e sta continuando a fare pressione su Microsoft per estendere il periodo di supporto oltre l'anno gratuito per i consumatori. L'obiettivo è evitare che milioni di dispositivi rimangano "esposti a rischi" di sicurezza già dal prossimo anno, una preoccupazione particolarmente sentita considerando la lentezza con cui molti utenti tendono ad aggiornare i propri sistemi operativi.