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Windows 11 risolve un bug che durava da una vita

Windows corregge finalmente un problema storico: cliccando "Aggiorna e arresta" il PC non si spegneva più, ma si riavviava dopo gli aggiornamenti.

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Avatar di Antonello Buzzi

a cura di Antonello Buzzi

Senior Editor

Pubblicato il 04/11/2025 alle 11:40

La notizia in un minuto

  • Microsoft ha finalmente corretto un bug decennale in Windows che impediva al comando "Aggiorna e arresta il sistema" di spegnere effettivamente il PC dopo l'installazione degli aggiornamenti
  • La correzione arriva con Windows 11 build 25H2 e sarà distribuita automaticamente a tutti gli utenti l'11 novembre durante il Patch Tuesday mensile
  • Il problema, trascinato da Windows 10 fino a Windows 11, solleva interrogativi sulla qualità del controllo software e sull'affidabilità di funzionalità basilari del sistema operativo
Riassunto generato con l'IA. Potrebbe non essere accurato.

Per quasi dieci anni, milioni di utenti Windows in tutto il mondo hanno vissuto un'esperienza frustrante che molti hanno imparato ad accettare come inevitabile. Quando si selezionava l'opzione "Aggiorna e arresta il sistema", il computer non si spegneva affatto: completava l'installazione degli aggiornamenti e poi si riavviava, rimanendo acceso. Ora Microsoft ha finalmente ammesso che questo comportamento anomalo non era mai stato intenzionale, ma semplicemente un errore rimasto ignorato attraverso numerose versioni del sistema operativo.

La correzione arriva con l'aggiornamento opzionale di Windows 11 build 25H2 (versione 26200.7019), dove compare una nota apparentemente insignificante ma in realtà cruciale: "Risolto un problema di fondo che poteva impedire alla funzione 'Aggiorna e arresta' di spegnere effettivamente il PC dopo l'aggiornamento". Una singola riga che chiude un capitolo durato un decennio di comportamenti imprevedibili del sistema operativo più diffuso al mondo.

La questione potrebbe sembrare marginale a prima vista, ma riguarda una delle funzionalità più utilizzate quotidianamente dagli utenti. Quante volte è capitato di trovare il computer ancora acceso la mattina seguente, dopo averlo esplicitamente "spento" la sera prima? O peggio ancora, di scoprire che il sistema si era riavviato durante la notte, magari compromettendo lavori non salvati o consumando energia inutilmente. Per anni, forum e community online hanno ospitato discussioni frustrate su questo comportamento anomalo, con utenti che cercavano soluzioni alternative o workaround.

Un bug decennale che nessuno aveva mai riconosciuto ufficialmente

Molti avevano finito per convincersi che si trattasse di una scelta progettuale deliberata di Microsoft, magari legata a necessità tecniche del processo di aggiornamento. Invece, l'azienda di Redmond ha ora confermato che si trattava semplicemente di un errore di programmazione trascinato di versione in versione, da Windows 10 fino all'attuale Windows 11 (acquistabile qui). La compagnia non ha fornito spiegazioni sul perché ci sia voluto così tanto tempo per identificare e risolvere il problema, né ha chiarito i dettagli tecnici che hanno causato il malfunzionamento del processo di spegnimento.

L'aggiornamento è attualmente disponibile come patch KB opzionale, ma verrà distribuito automaticamente a tutti gli utenti l'11 novembre prossimo, durante il consueto Patch Tuesday, l'appuntamento mensile con gli aggiornamenti di sicurezza Microsoft. Chi decide di installarlo immediatamente può già verificare che il comando di spegnimento funzioni finalmente come promesso dal suo stesso nome. Resta invece incerto il destino degli utenti Windows 10: non è chiaro se riceveranno la medesima correzione, considerando che quel sistema operativo riceve ormai solo aggiornamenti limitati destinati esclusivamente a chi ha sottoscritto il supporto esteso.

Al di là degli aspetti tecnici, questa vicenda solleva interrogativi sulla qualità del controllo software e sull'attenzione ai dettagli da parte di una delle più grandi aziende tecnologiche al mondo. Un pulsante fondamentale del sistema operativo che per anni non ha fatto ciò che dichiarava rappresenta un problema di affidabilità percepita che va oltre il semplice inconveniente pratico. Il consumo energetico non necessario, la confusione generata negli utenti e la sensazione di perdere il controllo sul proprio dispositivo hanno eroso gradualmente la fiducia in una funzionalità basilare.

Fonte dell'articolo: www.guru3d.com

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