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a cura di Dario D'Elia

L’acquisto di un nuovo televisore è diventato un percorso di guerra. Termini markettari identificano tecnologie diverse e funzionalità pseudoavanzate – nella maggior parte dei casi inutili. Senza scadere nella geekness, la maggior parte dei consumatori almeno una cosa però l’ha capita: gli schermi piatti possono essere LCD o Plasma. Da qui in poi la strada sembrerebbe essere in discesa, ma in verità dal prossimo anno il mercato subirà gli effetti collaterali dell’ennesima new entry. Mitsubishi, infatti, ha annunciato che nel 2007 inizierà la commercializzazione di un nuovo flat screen a retro-proiezione con tecnologia laser, capace di migliorare la qualità delle immagini, e rendere gli chassis più leggeri, sottili e stilosi.

La tecnologia a retro-proiezione, sviluppata inizialmente da Texas Instruments, normalmente si affida ad un sistema di lampade di mercurio a luce bianca. La versione Mitsubishi, invece, sfrutta sinergicamente tre laser colorati (rosso, verde e blu) e un chip HDTV. “Grazie a questa innovazione i televisori non solo saranno in grado di migliorare l’intensità cromatica, ma godranno di un design ancora più avanzato. L’utilizzo di schermi plastici, invece dei tradizionali in materiale vetroso, abbasseranno sensibilmente il peso complessivo, quasi del 50% in meno rispetto a Plasma di pari dimensioni”, ha dichiarato Frank DeMartin, vice presidente del comparto marketing and product development di Mitsubishi.

Ed è proprio il Plasma il competitor diretto. I prodotti giapponesi, infatti, almeno inizialmente, si dimostreranno economicamente competitivi nella fascia alta del mercato. “Dalla nostra abbiamo un consumo energetico del 60% inferiore, dovuto soprattutto al fatto che per riprodurre il nero il laser viene spento”, ha spiegato Marty Zanfino, direttore del product development. “Inoltre, la sorgente è praticamente inesauribile, quindi non si assisterà a decadimenti prestazionali”.

“Sebbene questo tipo di rivoluzione tecnologica abbia le carte in regola per migliorare le qualità video, i consumatori si troveranno piuttosto spiazzati. La scelta per un televisore sarà sempre più difficile, nettamente superiore rispetto all’acquisto di un’automobile”, ha dichiarato Ted Schadler, analista di Forrester Research.