Nel 2016 il prezzo degli SSD da 256 GB sarà sempre più vicino a quello degli hard disk tradizionali, secondo l'ultimo rapporto di DRAMeXchange - una controllata della società di ricerca TrendForce. Prosegue quindi la progressiva riduzione dei listini delle unità di memoria a stato solido. Per il quarto trimestre consecutivo si è registrato infatti un -10%.
Dietro a questo trend favorevole (per i consumatori) si nascondono più motivazioni. Prima di tutto i produttori di portatili ormai montano gli SSD nel 24/25% dei modelli. Il prossimo anno la quota dovrebbe salire al 31% e nel 2017 arrivare al 41%.
In secondo luogo bisogna riconoscere che i prezzi degli HDD si stanno mantenendo stabili: tra il 2012 e il 2015 la variazione è stata di un solo centesimo di dollaro per gigabyte all'anno. Per il 2015 e 2016 rimarrà invariato a 6 centesimi di dollaro.
Questo vuol dire secondo gli analisti che un HDD da 1 TB continuerà a costare circa 60 dollari offline e 45 dollari online. Mentre un SSD che nel 2012 costava 99 centesimi a gigabyte oggi costa molto meno: ci vogliono 390 dollari per un'unità da 1 TB. Il prossimo anno dovrebbe crollare a circa 170 dollari.
Sotto il profilo industriale Samsung continuerà a godere del vantaggio legato dalla sua tecnologia 3D Triple Level Cell (TLC), con la sola SanDisk in recupero grazie alla sua analoga soluzione proprietaria. Discorso simile per le gli SSD senza DRAM.