Notebook a cella di combustibile per tutti, ci siamo

I ricercatori di Havard hanno trovato un nuovo combustibile per fabbricare le batterie fuel cell per notebook, e ritengono che l'impiego della ceramica al posto del platino porti a prodotti più sicuri e meno costosi.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Gli scienziati della scuola d'ingegneria e scienze applicate dell'università di Harvard hanno condotto uno studio che potrebbe accelerare l'esordio delle batterie a cella combustibile (Fuel Cell) nei notebook. Shiriram Ramanathan e il suo gruppo di lavoro hanno pubblicato una ricerca nella quale evidenziano il modo per aggirare l'uso del platino nella fabbricazione delle batterie fuel cell per notebook.

È proprio a causa della presenza di questo materiale costoso, infatti, se finora gli esperimenti con le batterie fuel cell non avevano portato alla costruzione di modelli che potessero essere prodotti in larga scala.

Il prototipo di batteria messo a punto a Harvard utilizza una pellicola (film) in ceramica molto sottile per separare le celle di combustione a ossido solido (SOFC, Solid Oxid Fuel Cell). Ramanathan nel suo documento sottolinea come il platino, oltre ad essere molto costoso, sia soggetto a una rapida usura a contatto con il combustibile, quindi è da ritenersi un materiale poco affidabile.

Il metano è un materiale facile da reperire e poco costoso

Non solo, sempre secondo il ricercatore qualsiasi elettrodo metallico poroso tende a essere instabile, e se impiegato nella fabbricazione di batterie fuel cell tende ad agglomerarsi e creare circuiti aperti nelle celle a combustibile, con problemi facili da immaginare. L'uso della ceramica risolve da una parte il problema della stabilità, dall'altra consente di fabbricare batterie con costi decisamente piùcommerciali.

Inoltre, il gruppo di Harvard ha pubblicato un altro documento nel quale rende noto che di avere individuato micro-SOFC a metano, che opera al di sotto dei 500 gradi centigradi: un dato molto raro, considerato che i combustibili a ossido solido in genere operano a circa 800 gradi centigradi. Quest'ultimo valore è evidentemente troppo elevato per poter essere impiegato all'interno di un notebook. Gli studiosi stanno pertanto provando a implementare delle batterie con celle di combustibile a 300 gradi, che dovrebbero essere piùadatte per l'impiego in ambito Mobile.

Ricordiamo che le batterie fuel cell producono elettricità convertendo l'energia chimica inclusa in certe sostanze, come idrogeno e metano,senza che avvenga un processo di combustione termica.

Il metano a combustibile è oggi la soluzione migliore per la fabbricazione di batterie, perché l'alternativa sarebbe l'idrogeno, impiegato per esempio in campo automobilistico, che però sarebbe troppo costoso. Il metano, invece, è un materiale facile da reperire in natura e con prezzi decisamente abbordabili. Ramanathan ha anche sottolineato che "la ricerca in futuro prenderà in esame altri tipi di metano SOFC con l'obiettivo di trovare altre combinazioni più convenienti e che funzionino a temperature più basse di quelle attualmente infase di test".

Fra i produttori di notebook che stanno studiando soluzioni fuel cell per notebook ci sono Toshiba (Toshiba, nel 2010 portatili con batteria fuel cell) e Panasonic (Panasonic, nel 2012 una fuel cell per notebook), ma al lavoro si cono anche Samsung, che ha sviluppato una batteria fuel cell che dura un solo mese (Samsung: la batteria Fuel Cell dura un mese), IBM e Sanyo (IBM e Sanyo al lavoro subatterie fuel cell).