Secondo Doug Freedman, analista di American Technology Research, il rapporto di collaborazione tra nVidia e Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) starebbe attraversando un periodo difficile. La fonderia non sarebbe attualmente in grado di assicurare una produzione continua di chip a 55 nanometri e il problema potrebbe ripresentarsi anche con i processi produttivi a 40/45 nanometri. Come sapete, la miniaturizzazione continua dei chip è essenziale per la buona riuscita dei progetti dell'azienda impegnata nel settore della grafica.
Secondo l'analista, malgrado TSMC produca a 55 nanometri da circa un anno per ATI, la maggioranza dei suoi clienti usa il processo a 130 nm e, perciò, TSMC non sarebbe in grado di offrire una produzione elevata con il nuovo processo produttivo.
"Il modello di business fabless è problematico e la relazione Nvidia-TSMC scricchiola e deve evolversi", ha dichiarato Freedman. Tuttavia, anche se Nvidia sarà la prima vittima dei problemi di TSMC - anche per il solo fatto che deve recuperare terreno - anche ATI dovrebbe essere soggetta a questo stato di produzione insufficiente.