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a cura di Nathaniel Mott

Nvidia vuole che abbiate fede nel marchio GeForce. Per questo ha introdotto il GeForce Partner Program (GPP), un'iniziativa pensata per colmare il gap esistente tra sé e i partner che realizzano schede video basate sulle sue GPU o che creano sistemi con le proprie soluzioni.

A queste aziende non è richiesto di aderire al programma - Nvidia non cela nuove tecnologie grafiche dietro a questa iniziativa - ma sono incentivate a farlo per via dei molti vantaggi che offre.

"Il nuovo programma significa che promuoveremo i nostri marchi partner del GPP nel web, sui social media, agli eventi e in altre occasioni", spiega Nvidia in un post sul proprio blog. "E i partner del GPP avranno accesso anticipato alle nostre ultime innovazioni, e lavoreranno a stretto contatto con il nostro team di ingegneri per portare le più recenti tecnologie ai videogiocatori".

Nvidia non offre solo pubblicità gratuita, ma stuzzica le aziende che non sono partner ad aderire, anticipando loro cosa si stanno perdendo. Questi incentivi, a prima vista, potrebbero non sembrare così "incentivanti". Dopotutto praticamente ogni azienda al mondo può promuovere i suoi prodotti tramite social media e agli eventi.

Ridurre il costo di marketing, offrendo al contempo accesso anticipato alle nuove tecnologie, riduce i costi di realizzazione di nuovi prodotti (il marketing costa) e consente alle aziende di mettere le mani sulle ultime novità tecnologiche anzitempo.

Nvidia dice nel post sul proprio blog che "i partner stanno aderendo, rapidamente", perché "vedono il beneficio di mantenere marchi e comunicazione coerenti e trasparenti". L'azienda però non ha annunciato alcun partner in seguito alla pubblicazione del post e nemmeno i produttori hanno pubblicizzato il loro coinvolgimento nel GPP. A quanto pare la trasparenza non si traduce nel sapere chi sta partecipando al programma.

L'assenza di informazioni non ha impedito al GPP di diventare oggetto di dibattito. HardOCP ha scritto che Nvidia richiede ai propri partner di avere il loro "brand gaming allineato esclusivamente a quello GeForce", in base a "documenti in cui è indicato questo requisito".

Lo stesso sito dice che le aziende hanno paura che Nvidia impedisca ai "non partner" di ricevere le GPU, cosa che limiterebbe la loro capacità di presentare schede video basati su tali chip. Queste affermazioni contraddicono quanto dice Nvidia nel proprio post:

Il programma non è esclusivo. I partner continuano ad avere la possibilità di vendere e promuovere prodotti di chiunque. I partner scelgono di aderire al programma e possono interrompere la partecipazione in ogni momento. Non c'è alcun impegno nel fare pagamenti monetari o sconti sui prodotti per far parte del programma.

GPP assicura che i nostri sforzi ingegneristici e di marketing supportino i marchi associati a GeForce. Questa trasparenza darà ai giocatori la sicurezza necessaria per fare i loro acquisti, indipendentemente dai prodotti che scelgono.

Per ora non sappiamo se GPP è semplicemente pensato per incoraggiare le aziende a lavorare a più stretto contatto con Nvidia o se si tratta di una minaccia per chiunque non voglia aderire.

Nvidia non ha risposto a nostre richieste di commento e nemmeno gli OEM lo hanno fatto. Quello che sappiamo è che Nvidia vuole GPP per proteggere il marchio GeForce. Che tale sforzo abbia successo o meno, sospettiamo che il GPP avrà un effetto duraturo su ciò che penseranno i consumatori quando vedranno il brand associato a un prodotto.