Nvidia perde centinaia di milioni di dollari per i driver Linux?

Due siti diversi affermano che Nvidia ha perso l'opportunità di siglare un contratto da centinaia di milioni di dollari con il Governo cinese per via dei suoi driver Linux closed-source.

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a cura di Manolo De Agostini

Almeno 10 milioni di schede video non vendute per l'assenza di driver Linux open-source? È quello che secondo Bright Side of News e Phoronix sarebbe successo a Nvidia, che recentemente è stata attaccata da Linus Torvalds sul tema - in modo abbastanza colorito. L'azienda ha risposto pacatamente, assicurando supporto e impegno al mondo Linux, ma alle proprie condizioni.

Una scelta che evidentemente non piace a tutti, e non stiamo parlando del fanboy estremista dell'open a tutti i costi, ma secondo le indiscrezioni dello Stato cinese. Il paese asiatico ha infatti in programma dia acquistare almeno 10 milioni di GPU da usare all'interno di un progetto scolastico volto a offrire PC con Linux dotati di CPU "fatta in casa" e un almeno una scheda video, di fascia bassa. Si starebbe parlando di circa 100-150 schede video per ogni scuola, per un totale di 100 mila istituti.

Il nocciolo della questione è che i driver GeForce / Quadro sono disponibili solo per Linux x86 e x86_64 (i binaries esistono solo per architettura x86), e Nvidia si sarebbe rifiutata di rendere disponibile il codice sorgente ai cinesi, affermando che ricompilare i driver sarebbero costato molto soldi. A questo punto il team cinese avrebbe deciso di ripiegare sull'unica alternativa, cioè AMD. La casa di Sunnyvale offre infatti driver open-source per i propri prodotti.

Si vocifera che Nvidia abbia perso l'opportunità di intascare almeno 250-350 milioni, anche se c'è chi parla - come Phoronix - addirittura di circa 500 milioni di dollari. Un "gruzzoletto" non da poco, e sicuramente un'argomentazione che in casa Nvidia potrebbe far discutere più delle critiche di Torvalds o qualche appassionato. Si sa, nulla smuove mari e monti come il denaro, specie se sei in Borsa e hai degli azionisti. 

In Rete si sono subito scatenate discussioni in merito non solo alla veridicità di questa voce, ma anche sul tema della proprietà intellettuale: per molti Nvidia farebbe bene a "proteggere" la propria architettura, e in particolar modo dai cinesi.

A ogni modo se le informazioni sono corrette, per AMD si apre una grande opportunità, e come scrive l'esperto Micheal Larabel di Phoronix, è un chiaro segno che l'azienda deve riporre maggiori sforzi nello sviluppo di driver e nella creazione di documentazione sui suoi prodotti. Al momento è bene sottolineare che Nvidia e AMD non si sono espresse in merito a questa notizia e probabilmente non lo faranno mai.