Il mercato delle schede grafiche discrete continua a evolversi con dinamiche interessanti nel terzo trimestre del 2025, secondo i dati appena pubblicati da Jon Peddie Research (JPR), società di analisi specializzata nel settore GPU. Mentre il volume complessivo di vendite è cresciuto del 2,8% rispetto al trimestre precedente raggiungendo quota 12 milioni di unità, emergono segnali significativi di riequilibrio tra i principali attori: AMD e Intel stanno rosicchiando terreno al gigante NVIDIA, anche se quest'ultima mantiene ancora una posizione di schiacciante dominanza. Il dato più sorprendente riguarda Intel, che per la prima volta raggiunge la soglia simbolica dell'1% nel segmento delle GPU discrete, un traguardo modesto ma significativo per un'azienda che ha fatto il suo ingresso in questo mercato solo recentemente.
NVIDIA conserva una quota mostruosa del 92% del mercato delle schede grafiche nel terzo trimestre 2025, confermandosi leader incontrastato e produttore delle GPU più ambite per il gaming. Tuttavia, rispetto al trimestre precedente, l'azienda di Santa Clara ha ceduto l'1,2% di quota, scendendo dal 94% registrato in Q2. Tradotto in termini pratici, più di nove schede grafiche su dieci vendute montano ancora chip NVIDIA, ma la tendenza mostra per la prima volta una leggera flessione della presa ferrea sul mercato.
AMD beneficia di questo riassestamento con una quota di mercato salita al 7%, in crescita dello 0,8% rispetto al trimestre precedente. Il merito va attribuito principalmente alla nuova architettura RDNA 4, che alimenta le schede della serie Radeon RX 9000, come la RX 9070 XT. Questi prodotti stanno raccogliendo consensi sia tra i media specializzati che presso i rivenditori, offrendo un'alternativa competitiva soprattutto nelle fasce di prezzo medio-alte dove tradizionalmente NVIDIA esercitava un monopolio quasi totale.
L'andamento del terzo trimestre presenta però alcune anomalie rispetto agli andamenti storici. La crescita del 2,8% registrata appare significativamente inferiore alla media decennale dell'11,4% tipica di questo periodo dell'anno. JPR attribuisce questa performance sottotono a un fenomeno di "acquisti preventivi nel panico" verificatosi nel secondo trimestre, quando consumatori e rivenditori statunitensi hanno anticipato gli acquisti in previsione dell'imposizione di nuove tariffe doganali che avrebbero inevitabilmente gonfiato i prezzi al dettaglio. Questa corsa agli acquisti ha sostanzialmente cannibalizzato parte della domanda che normalmente si sarebbe manifestata in Q3.
Un dato particolarmente interessante emerso dall'analisi riguarda il tasso di penetrazione delle GPU discrete nei PC desktop, attestato al 162%. Questa percentuale superiore al 100% indica che in media ogni sistema desktop riceve più di un aggiornamento della scheda grafica durante il suo ciclo di vita. Il valore di 162% è considerato piuttosto elevato e suggerisce che gli appassionati stanno privilegiando l'upgrade dei componenti esistenti rispetto all'acquisto di configurazioni completamente nuove, probabilmente in risposta ai prezzi elevati delle piattaforme complete e all'incertezza economica generale.
Le prospettive per il futuro del mercato delle schede grafiche appaiono tuttavia meno ottimistiche secondo JPR. Il dottor Jon Peddie, presidente della società di ricerca, esprime preoccupazioni esplicite riguardo a una potenziale recessione guidata dall'inflazione a causa delle turbolenze socioeconomiche generate dalle politiche dell'amministrazione Trump, con particolare riferimento alle guerre commerciali e alle tariffe doganali. Queste preoccupazioni si traducono in una previsione di crescita negativa per il periodo 2024-2029, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) stimato al -0,7%, segnalando possibili difficoltà strutturali per un settore che ha vissuto anni di espansione sostenuta durante la pandemia e il boom del mining di criptovalute.