Nvidia, RTX 3000 LHR ufficiali: Hash Rate dimezzati per combattere i miner

Nvidia ha ufficializzato le RTX 3000 LHR, con Hash Rate limitato per ridurre le prestazioni in mining.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Nei giorni scorsi abbiamo visto trapelare in rete le prime informazioni sulle RTX 3000 LHR (Lite Hash Rate), schede video con prestazioni in mining castrate a causa dell'Hash Rate limitato. Dopo le indiscrezioni riguardanti i modelli di Galax e Gigabyte, ora è arrivato l'annuncio ufficiale da parte di Nvidia.

La casa di Santa Clara ha presentato le schede tramite un post sul proprio blog, dal titolo "A Further Step to Getting GeForce Cards into the Hands of Gamers", "un altro passo per mettere le schede GeForce nelle mani dei giocatori". Le motivazioni dietro la scelta della società sembrano abbastanza semplici: dopo il lancio delle schede CMP (Crypto Mining Processor) dedicate al mining Nvidia sta cercando di rendere la linea GeForce il meno appetibile possibile ai miner di criptovalute, di modo che possano essere acquistate più facilmente dai videogiocatori.

La nuova gamma di RTX 3000 LHR comprenderà RTX 3060, RTX 3060 Ti, RTX 3070 e RTX 3080 e sarà disponibile dalla fine di maggio. Per aiutare i videogiocatori a identificare meglio il tipo di scheda che stanno acquistando, le nuove GPU riporteranno l'etichetta LHR Lite Hash Rate, che le distinguerà da quelle "classiche" senza limitatore.

Nel suo post Nvidia ha voluto ribadire più volte come le RTX 3000 siano studiate e progettate per videogiocatori e content creator, con tecnologie come Ray Tracing e DLSS create per migliorare l'esperienza di gioco e aiutare i creatori di contenuti a completare i propri progetti più facilmente grazie all'uso di algoritmi di IA e dei Tensor Core. La famiglia RTX 3000 LHR nasce con l'obiettivo di dare a questi utenti la possibilità di acquistare una nuova GPU a prezzi più vicino a quelli di listino, anziché dover sborsare cifre doppie o triple come quelle richieste oggi dal mercato.

Per quanto le intenzioni di Nvidia siano buone, non possiamo fare a meno di credere che comunque la situazione difficilmente migliorerà. Lo shortage di componenti che affligge il mercato non coinvolge solamente i chip prodotti da Nvidia e i miner sono solo una piccola parte del problema; speriamo comunque che le poche schede LHR disponibili finiscano nelle mani dei videogiocatori e che, soprattutto, il blocco di Nvidia non venga violato in breve tempo, come successo la prima volta con la RTX 3060.