Dateci subito l'azoto

Raccontiamo in questo articolo i due giorni di overclock estremo che hanno animato la nostra gara di overclock. Il Team Memory Extreme, vincitore della tappa italiana, si farà valere a Parigi nella Finale Mondiale.

Avatar di Andrea Ferrario

a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Dateci subito l'azoto

Dopo una settimana spesa tra preparazione degli spazi, dell'hardware e dell'azoto, sabato mattina eravamo pronti ad accogliere i concorrenti. Nonostante il maltempo, tutti sono stati puntuali, alle dieci.

Si sono dedicati solo pochi minuti ai convenevoli, poichè i concorrenti erano desiderosi di mettersi all'opera, e hanno subito messo mano alle bombole di azoto da 230 litri, riempiendo i loro dewar da 10, 30 e 50 litri. GiorgioPrimo e LegHorn, seguiti da F.O.G.N.A, C1rtu1burner e Principino84, poi il turno di Hiwa-Zilla-Qballe e infine Wasky e Marco74.

C1rcu1tburner e Principino84 mentre montano la lancia per spillare l'azoto liquido.

Leghorn, Giorgio Primo, QBalle, Zilla e Principino84.

A trasferimento ultimato, un piccola presentazione della competizione e il momento della fortuna. Abbiamo usato componenti identici, ma le differenze, a livello elettronico, ci sono sempre: invisibili per un uso normale, ma molto rilevanti quando si fa overclock. La distribuzione dell'hardware, quindi, è avvenuta per estrazione a sorte: bigliettini numerati e "pesca della fortuna".

L'ora della fortuna

Giorgio Primo

Subito dopo i ragazzi hanno iniziato ad assemblare i sistemi, installare il sistema operativo, utility varie e benchmark, e così siamo arrivati a metà pomeriggio. Ottimizzare il software è un passaggio molto importante, poichè un sistema snello permette di incentrare tutta la potenza di calcolo sul test, raggiungengo quindi tempi bassi o punteggi elevati, in base al benchmark.

Prima di passare ai benchmark, però, i team hanno modificato l'hardware, altro passaggio essenziale senza il quale sarebbe impossibile ottenere buoni risultati. Saldatore alla mano, le modifiche hardware servono a dare più energia ai componenti importanti, come CPU e GPU, ottenendo così il prerequisito per alzare le frequenze o, per esempio, ridurre i timing delle memorie, ed ottenere prestazioni migliori.