OVH, scoperta la possibile causa dell'incendio ai data center

Il fondatore del data center OVH ha parlato della possibile causa del gigantesco incendio che coinvolto la compagnia pochi giorni fa.

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a cura di Antonello Buzzi

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Octave Klaba, fondatore e presidente di OVH, ha fornito una possibile spiegazione sulle cause del gigantesco incendio che ha bruciato i data center della compagnia a Strasburgo, di cui vi abbiamo parlato più approfonditamente in questa nostra precedente notizia.

A quanto pare, il responsabile potrebbe essere stato un UPS (Uninterruptible Power Supply) che era stato sottoposto a manutenzione proprio la mattina stessa. Infatti, stando alle immagini registrate dalle fotocamere termiche dei vigili del fuoco appena giunti sul posto, è stato possibile notare che due unità UPS erano in fiamme, identificate dalle sigle UPS7 e UPS8. È proprio UPS7 il dispositivo che era stato modificato con diversi componenti ed in seguito riavviato. Nonostante a lavoro ultimato sembrasse tutto in ordine, ad un certo punto è scoppiato l’incendio.

Inoltre, SBG2, il data center da cui è partito tutto, era ancora di vecchia generazione, essendo stato costruito nel 2011, e la compagnia stava già pensando di sostituire le macchine con server più moderni e attualmente già 2.000 sono stati rimpiazzati, mentre ulteriori 1.000 arriveranno nei prossimi giorni.

Ricordiamo che OVH è uno dei più grandi provider di hosting al mondo e viene utilizzato da tantissimi portali, anche italiani, i quali hanno dovuto fronteggiare un problema piuttosto importante negli ultimi giorni per riportare il proprio sito online. Tra questi possiamo citare Lichess.org, specializzato in partite di scacchi, lo sviluppatore del videogame Rust, il blog dell’exchange di criptovalute Deribit, la compagnia telefonica AFR-IX, l’utility Veracrypt e il portale di notizie eeNews Europe. OVH punta a incrementare la capacità produttiva delle sue fabbriche così da realizzare circa 2.500 server a settimana, ed oltre 10.000 server il prossimo mese per costruire il suo nuovo data center.

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