Plug-in H.264 per Chrome, Microsoft punge Google

Microsoft ha messo in Rete un plug-in H.264 per Chrome, dopo che Google ha annunciato l'abbandono. La casa di Redmond continua a nutrire dubbi sulla natura royalty free del formato e per questo rimane attendista.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Microsoft ha reso disponibile un plug-in H.264 per Google Chrome (versione 8 o superiore) su Windows 7. La decisione della casa di Redmond segue la presa di posizione della rivale, che ha annunciato l'addio al supporto del codec per favorire il formato aperto WebM (Google Chrome dice addio a H.264, WebM è il futuro).

"Come parte del lavoro che facciamo sull'interoperabilità, rendiamo disponibile un'estensione per Chrome chiamata Windows Media Player HTML5 Extension che permette agli utenti Chrome su Windows 7 di continuare a vedere video H.264", ha dichiarato Claudio Caldato, principal program manager del team sull'interoperabilità di Microsoft.

Microsoft aveva fatto lo stesso in passato con Firefox. Contrariamente a Chrome il browser non ha mai supportato nativamente l'H.264. Google, Mozilla e Opera hanno scelto di puntare sulla tecnologia WebM, basata su codec video VP8 in licenza royalty free e codec audio open source OGG Vorbis. Google, come annunciato in precedenza (WebM anche per IE9 e Safari, ecco la verità di Google), realizzerà plug-in per Internet Explorer 9 e Safari, in modo da consentire agli utenti che usano questi browser di poter visualizzare video WebM.

La situazione è quindi ancora in alto mare. C'è chi spinge per WebM, chi per H.264 e a rimetterci è chi lavora sui siti web, che deve capire quali tecnologie supportare, entrambe o solo una. Google lo aveva detto chiaro e tondo: "Allo stato attuale, le organizzazioni coinvolte nella definizione dello standard video HTML sono in un vicolo cieco. Non vi è alcun accordo su quale codec video dovrebbe fungere da standard di base". 

"Firefox e Opera sostengono i codec aperti WebM e Ogg Theora e non supporteranno H.264, dati i costi di licenza; Safari e IE9 supportano H.264. Con questo status quo, tutti gli editori e gli sviluppatori che useranno il tag video saranno costretti a supportare più formati". Per questo Google ha creato WebM, con l'obiettivo di realizzare un formato unico che possa andare bene per tutta l'industria.

Dean Hachamovitch, general manager di IE, proprio come lo sviluppatore di H.264 Jason Garrett-Glaser, ha dichiarato di avere delle perplessità sulla natura "royalty free" di VP8. Microsoft non è sicura che il formato sia a prova di bomba sul fronte dei brevetti. L'azienda si è detta comunque disposta a ospitare un plug-in di WebM, tanto che sta collaborando a riguardo proprio con Google.

"L'unico vero arbitro che può decidere su un'infrazione di brevetto è un tribunale. Asserirne la natura open non è una difesa legale", ha affermato Hachamovitch. Secondo il manager di Microsoft, Google potrebbe spazzare via le perplessità offrendo a chi adotta WebM una sorta di protezione economica e legale in caso di citazione per infrazione di brevetto.