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Recensione - Test del Toshiba Portégé Z830 e dell'Acer Aspire S3, i primi due ultrabook in commercio a confronto.

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a cura di Elena Re Garbagnati

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Il display in dotazione al Toshiba Portégé Z830 è un modello ultrasottile da 13,3 pollici che visualizza la risoluzione nativa di 1.366 x 768 punti: l'ideale per la produttività personale, che grazie alla risoluzione HD non disdegna nemmeno la riproduzione di contenuti multimediali, a patto che siano memorizzate nell'unità SSD o su un supporto esterno, dato che non è presente l'unità ottica.

Il primo particolare che si nota con piacere è il trattamento opaco del pannello, che consente un'ottima visibilità dei contenuti anche in condizioni di luce ambientale intensa, come all'aperto. Del resto gli ultrabook sono pensati proprio per la massima mobilità, quindi questa è la soluzione ottimale. 

Toshiba Portégé Z830 - Analisi statica dello schermo

Oltre a questo aspetto è da sottolineare la luminosità di 392 candele al metro quadro: un valore che non segna il record assoluto, ma che assicura al di là di ogni ragionevole dubbio che avrete una visione ottimale dei contenuti in qualsiasi circostanza. Al chiuso, anzi, vi capiterà spesso di dover abbassare la retroilluminazione delle lampade per non essere abbagliati dalla luce.

L'analisi statica dello schermo ha rivelato un pannello abbastanza buono, con una resa colore superiore ai requisiti minimi dello standard sRGB nella riproduzione dei toni blu. Con gli altri colori il risultato non è così brillante, ma non c'è nulla di che preoccuparsi, dato che in circolazione ci sono notebook per l'intrattenimento multimediale con pannelli di gran lunga peggiori. Con il Portégé, infatti, potrete vedere film, foto e altri contenuti senza notare alcun difetto nelle immagini.

In ultimo, come sempre una nota riguardo all'angolo di visualizzazione, che si approssima ai 170 gradi, quindi consente di leggere quanto visualizzato anche a più spettatori, compatibilmente con le dimensioni ridotte del pannello. Non avrete inoltre problemi nel trovare l'angolazione del coperchio più consona a una corretta visualizzazione: l'angolo di apertura supera i 150 gradi.