Conclusioni

Samsung 950 Pro da 256 GB in RAID 0, i test per scoprire se ne vale la pena.

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a cura di Tom's Hardware

Conclusioni

Usare il RAID 0 per aumentare le prestazioni di archiviazione di un desktop era in voga un po' di tempo fa. Poi non lo è più stato. Ora lo è di nuovo. Una volta potevate mettere insieme un paio di Western Digital Raptor, avviare un livello in Battlefield 2 prima di chiunque altro e dominare. Gli SSD come i 950 Pro di Samsung forniscono moltissime prestazioni in più rispetto a quei dischi meccanici.

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Dopo aver studiato attentamente i risultati ottenuti abbiamo scoperto perché la latenza di un singolo disco è migliore di due 950 Pro in RAID 0. In una configurazione striped la configurazione usa il driver RAID di Microsoft e non il software NVMe personalizzato di Samsung. Windows vede l'insieme come un volume Intel chipset. È possibile che Intel stia lavorando a un driver RAID 0 personalizzato, ma non ci contiamo. Fortunatamente, anche se il driver Samsung garantisce una latenza inferiore, dubitiamo che si percepisca la differenza.

Usare il RAID per aumentare la capacità o aggiungere ridondanza è un'altra faccenda. Due SSD 950 Pro da 256 GB non hanno molto senso da un punto di vista della capacità dato che un SSD da 512 GB costa meno. Tre dischi in RAID 5 sono tecnicamente fattibili, ma bisogna essere disposti a perdere l'intera capacità di un SSD per avere una parità distribuita. A parte questi casi limite, due SSD NVMe in RAID semplicemente non valgono l'impegno o la spesa. La tecnologia RAID è tornata di nuovo al punto in cui aveva iniziato: nelle workstation ad alte prestazioni o i server rack.

Ora che abbiamo hardware in grado di offrire prestazioni di archiviazione incredibilmente alte, il problema è che abbiamo bisogno di software che se ne avvantaggi. 

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