RapidShare cancella i dati oltre i 5 GB per chi non paga

RapidShare offrirà solo 5 gigabyte a chi ha un account gratis. Chi ha più dati sui server dell'azienda può passare a un abbonamento, oppure scaricarli entro il 3 aprile. In tale data tutte le informazioni in eccesso saranno cancellate per sempre.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

RapidShare ha deciso di eliminare l'opzione di archiviazione con spazio illimitato, quindi a partire dal 25 marzo gli utenti che hanno un account gratuito avranno a disposizione solo cinque gigabyte. Tutti i dati che eccedono tale limite saranno eliminati automaticamente il prossimo otto aprile, a meno di passare a un abbonamento. I criteri di cancellazione sono descritti nelle FAQ sull'argomento.

La notizia ha comprensibilmente scatenato il panico tra chi usa il noto servizio di archiviazione online, che è sopravvissuto al terremoto rappresentato dalla chiusura di Mega Upload e offre un servizio che rientra nei limiti della legalità, o è almeno tollerato dai detentori di copyright. Ed è anche rimasto popolare, proprio perché offriva spazio illimitato anche a chi non pagava nulla: ma la festa a quanto pare è finita.

Un'altra bella seccatura sta nel fatto che si possono scaricare al massimo 5 GB al giorno, quindi chi ha molti dati da recuperare dovrà organizzarsi per tempo per non perderli. RapidShare, infine, sta anche rimborsando chi, comprensibilmente, ha deciso di lasciare il servizio. Ma tale uscita costa quindici euro per spese non meglio specificate.

Chi non vuole o non può ricorrere a soluzioni alternative dovrà quindi pagare l'abbonamento o rinunciare allo spazio online. Due le possibilità: 10 euro al mese per 250 GB, oppure 20 euro al mese per 500 GB. Se si decide di pagare annualmente si risparmia un pochino, andando a pagare rispettivamente 100 e 200 euro l'anno. Pare che sia anche possibile, ma non è ufficiale, andare oltre i cinquecento gigabyte, inoltre: 2 terabyte costerebbero 120 euro al mese.

Cifre piuttosto alte, che non rendono RapidShare particolarmente competitivo con servizi come Dropbox, Google Drive, SkyDrive e simili. Questa novità e altre simili infatti rendono RapidShare sempre meno diffuso, ma forse l'obiettivo è proprio avere pochi clienti che pagano molto. Chissà se funzionerà.