Recensione Intel Z68, un chipset per veri appassionati

Recensione - Test dell'Intel Z68, il chipset che tutti gli appassionati aspettavano.

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a cura di Andrew Ku

Introduzione

Le CPU Sandy Bridge hanno segnato un altro balzo in avanti dal punto di vista delle prestazioni, ma la novità più interessante è stata l'introduzione della tecnologia Quick Sync, la funzionalità per la codifica e decodifica AV accelerata via hardware. Dedicare dello spazio sul die per velocizzare uno specifico carico di lavoro è stata una mossa coraggiosa. Tuttavia le prestazioni che abbiamo riscontrato (Intel Sandy Bridge: la seconda generazione di CPU Core) ci hanno oltremodo impressionato. Intel è ora in posizione di vantaggio rispetto a Nvidia e AMD.

A un primo sguardo Intel sembrava avere un perfetto valore aggiunto da spendere nei confronti degli appassionati con i chipset Cougar Point, P67 e H67 Express. Purtroppo è entrato in gioco il marketing, che ha deciso che il P67 sarebbe stato il chipset per l'overclock dei processori e le configurazioni dual-GPU, mentre l'H67 avrebbe facilitato l'accesso al core HD Graphics integrato, incluso Quick Sync. Per questo motivo gli appassionati si sono ritrovati a non poter usare Quick Sync e chiunque voleva farlo doveva anche avere a che fare con le mediocri prestazioni 3D del core grafico integrato.

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Fortunatamente, poco dopo il debutto di Sandy Bridge abbiamo saputo che era in arrivo il chipset Z68 Express, una soluzione che avrebbe combinato i benefici del P67 con la gestione della grafica integrata dell'H67. Un prodotto promettente, che assicurava di risolvere le principali limitazioni dei chipset compatibili con Sandy Bridge.

Il fatto che Z68 apra la strada all'overclock del processore e della grafica integrata è una grande cosa. Tuttavia nessun videogiocatore che si rispetti overclocca il proprio processore della serie K a 5 GHz e usa la grafica integrata solo per avere un facile accesso alla transcodifica accelerata via Quick Sync. Quindi Z68 non risolve tutto.

Quello che al tempo non sapevamo è che Lucidlogix aveva intenzione di svelare un software chiamato Virtu per schede madre H67 e Z68. Originariamente Virtu permetteva agli utenti di collegare uno schermo all'HD Graphics, insieme a una scheda video discreta, e gestire i giochi con la GPU dedicata, effettuando invece la transcodifica nativa delle applicazioni attraverso Quick Sync. Abbiamo parlato di questa implementazione nel seguente articolo: Lucidlogix Virtu e Sandy Bridge, Quick Sync su una scheda madre Z68.

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Poco dopo Lucidlogix ci ha informati di aver trovato un motivo per lavorare nativamente con la scheda video dedicata, virtualizzando Quick Sync. Era la configurazione che aspettavamo e l'abbiamo messa rapidamente alla prova in questo articolo: Intel Z68 Express: SSD Caching, Quick Sync e Overclock.

Tuttavia la nostra scheda madre Z68 non aveva la licenza e non potevamo far funzionare il software Virtu al massimo delle sue potenzialità. Abbiamo dato uno sguardo anche a una prima versione del software Rapid Storage Technology, senza poter avere numeri definitivi usando la tecnologia di caching SSD introdotta da Intel. 

In questo momento non ci sono più semafori rossi e la casa di Santa Clara ha presentato ufficialmente il chipset Z68 Express. In questo articolo andiamo quindi a dare uno sguardo completo al software Virtu e alla tecnologia di caching dei dati su un SSD dedicato.