Prestazioni
Retina definisce le qualità dello schermo, ma per i MacBook Pro significa anche massima integrazione. Per rendere il profilo e l'ingombro contenuto, Apple ha abbandonato i progetti tradizionali, in cui i vari componenti erano inseriti nel notebook tramite delle interfacce ed erano quindi in parte sostituibili, per una soluzione completamente integrata. In altre parole, memoria, hard disk, e tutto il resto sono parte integrante di un'unica scheda elettronica. Eliminare le interfacce, o meglio, integrarle in un unico circuito, ha permesso di risparmiare molto spazio ma anche di spremere un po' di prestazioni in più.
Geekbench - clicca per ingrandire | PCMark Vantage - clicca per ingrandire |
Lo svantaggio, in questo caso, è che non potrete più aumentare la quantità di memoria o cambiare l'hard disk con un po' di fai da te. Quello che acquisterete sarà quello che userete, fino alla fine. Questo approccio non solo rende i MacBook Pro Retina meno flessibili, ma invalida anche le chances di risparmio che si avevano con i precedenti MB.
Esistono due versioni base che differiscono solo per la quantità di spazio di archiviazione a stato solido, 128 GB per il primo e 256 GB per il secondo. Il processore base è il Core i5 da 2.5 GHz (3.1 GHz in Turbo Boost), 8 GB di memoria e scheda grafica Intel HD Graphics 4000. In questo caso, i grafici che vi mostriamo sono quelli della versione con Core i5 e 256 GB di hard disk. Parleremo nelle pagine seguenti di prezzi e configurazioni.
Cinebench - Clicca per ingrandire | HandBrake - Clicca per ingrandire |
Le prestazioni di questo Retina sono in linea con quelle dei sistemi con processore Core i5. Sono quindi leggermente inferiori a quelle del Retina da 15 pollici che avevamo provato con processore Core i7 e grafica dedicata. Lo scarto nei test al cronometro comunque non è drammatico, e conferma la capacità di questo notebook di eseguire applicazioni anche impegnative senza troppi problemi.