RFID per monitorare la raccolta differenziata

In Inghilterra e Australia i cassonetti con RFID funzionano.

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a cura di Dario D'Elia

La tecnologia RFID sembra essere diventata un'ottima soluzione per aiutare la raccolta differenziata. In Inghilterra e in Australia l'istallazione dei chip RFID nei cassonetti consente di registrare facilmente i dati del peso di ogni contenitore ed identificare le zone di appartenenza: in questo modo si può procedere con la creazione di mappe territoriali di valutazione.

"I dati sul peso dei cassonetti aiuteranno a identificare i pesi medi secondo il tipo e il sobborgo. Queste informazioni saranno inoltre usate per creare materiale educativo sui rifiuti", sostiene la portavoce del consiglio cittadino di Randwick (Nuovo Galles del Sud), Alexandra Power.

Massima sicurezza anche per la privacy. "Le informazioni raccolte saranno accessibili solo dalla società appaltatrice, WSN Environmental Solutions, e dal consiglio. Entrambe le parti sono legate dalla policy sulla privacy del consiglio e le informazioni non saranno usate per nessun altro scopo che non sia quello indicato", ha aggiunto Power.

Nella zona di Randwick le percentuali di riciclo avrebbero raggiunto il 48% proprio grazie a questa nuova soluzione.