La corsa tecnologica per dominare il mercato dei semiconduttori più avanzati vede Samsung compiere una mossa decisiva con un investimento massiccio di 773 milioni di dollari. Il colosso sudcoreano ha deciso di acquistare due delle macchine per litografia più sofisticate al mondo, prodotte dall'olandese ASML, unica azienda capace di realizzare questi strumenti all'avanguardia. Si tratta di una scommessa strategica per recuperare terreno rispetto al principale concorrente Taiwan Semiconductor Manufacturing Company e riconquistare la fiducia dei clienti sul fronte dei processi produttivi più evoluti.
L'investimento si concentra su due macchine per litografia a ultravioletti estremi ad alta apertura numerica, con la prima consegna prevista entro la fine dell'anno e la seconda nella prima metà del 2025. Il modello Twinscan EXE:5200B rappresenta il top di gamma della tecnologia ASML e costituisce il primo acquisto di Samsung destinato specificatamente alla produzione di massa di chip a 2 nanometri. Non si tratta di un salto nel buio: l'azienda coreana aveva già ricevuto una macchina simile all'inizio di quest'anno per scopi di ricerca e sviluppo, permettendo ai tecnici di familiarizzare con questa tecnologia rivoluzionaria.
La decisione arriva in un momento cruciale per Samsung, che sta cercando di voltare pagina dopo le difficoltà incontrate con il processo produttivo a 3nm. Quando Jinman Han ha assunto la guida della divisione fonderia nel corso del 2023, ha dato precise direttive agli ingegneri: priorità assoluta alla produzione di chip a 2nm. Questa strategia gode del sostegno diretto del presidente di Samsung Electronics, Jay Y. Lee, che secondo fonti interne manifesta un interesse personale particolarmente elevato per il successo di questa transizione tecnologica.
Le nuove macchine EUV verranno installate presso le linee di produzione dedicate al nodo a 2 nanometri, dove è già in fase di realizzazione il chipset Exynos 2600. Questo processore rappresenta un banco di prova importante per dimostrare le capacità produttive recuperate da Samsung dopo gli inciampi precedenti. Ma l'obiettivo più ambizioso riguarda un accordo ben più sostanzioso: la produzione di chip per intelligenza artificiale destinati a Tesla, nell'ambito di una commessa da 16,5 miliardi di dollari siglata tra le due società.
Il rinnovato interesse dei clienti per le capacità produttive di Samsung sui nodi più avanzati ha spinto l'azienda a non perdere l'opportunità offerta dalla tecnologia a 2 nanometri. A differenza del passato, quando aveva cercato di bruciare le tappe con il 3nm incappando in problemi di resa e affidabilità, questa volta il gruppo coreano sembra voler procedere con maggiore prudenza, investendo negli strumenti giusti prima di lanciare la produzione su larga scala.
La posta in gioco è altissima nel mercato globale dei semiconduttori avanzati, dove TSMC ha consolidato una posizione dominante proprio mentre Samsung attraversava le sue turbolenze tecniche. Per il pubblico italiano può essere utile un paragone: è come se nel settore automobilistico un produttore storicamente di vertice avesse perso quote di mercato a causa di problemi con un nuovo motore, e ora investisse cifre enormi per sviluppare una tecnologia ancora più avanzata che gli permetta di tornare competitivo. La differenza è che nel mondo dei chip, dove i cicli di sviluppo sono rapidissimi, chi resta indietro rischia di uscire definitivamente dal gioco.
L'acquisizione delle macchine ASML rappresenta quindi molto più di un semplice acquisto di attrezzature: è il simbolo tangibile della determinazione di Samsung a rimanere tra i pochissimi player al mondo capaci di produrre i semiconduttori più avanzati del pianeta. Con consegne scaglionate tra fine 2024 e inizio 2025, l'azienda si prepara a una fase cruciale in cui dovrà dimostrare di aver imparato dagli errori passati e di essere pronta a sfidare nuovamente TSMC sul suo stesso terreno.