Sandy Bridge E migliora il desktop, ma soprattutto i server

Anteprima - Test della nuova CPU Intel Core i7-3960X abbinata al chipset Intel X79. Scopriamo i punti di forza.

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a cura di Tom's Hardware

Sandy Bridge E migliora il desktop, ma soprattutto i server

Non abbiamo ancora uno scatto del die o un diagramma a blocchi di Sandy Bridge-E, ma è piuttosto chiaro che si tratta di un amalgama dell'architettura Sandy Bridge e la struttura cache scalabile con lo stesso numero di core che precedentemente davano a Gulftown un vantaggio.

Intel sposta il controllo del PCI Express, aggiungendo un quarto canale di memoria a 64 bit capace di funzionare a velocità elevate. Il risultato è una semplice piattaforma a due chip migliore dell'X58, in particolare per le applicazioni server che dipendono molto dal bandwidth di memoria. Le applicazioni generiche invece otterranno miglioramenti ridotti, se non nulli, dal nuovo controller di memoria.

L'impatto cumulativo di Sandy Bridge-E sul Core i7-990X si fa sentire sia con le applicazioni single-thread che multi-thread, con differenze che vanno oltre il 30% in casi come Blender. Se la vostra attività giustifica 1000 euro di spesa per un CPU, in rapporto ai vantaggi offerti, allora il  Core i7-3960X sembra essere un concreto passo avanti grazie alle sue radici Sandy Bridge.

Le soluzioni Sandy Bridge di fascia media invece sono ancora del tutto interessanti. Il Core i7 2600K tiene testa al Sandy Bridge-E che abbiamo provato, tallonandolo nelle applicazioni single-thread e inseguendolo in diversi contesti ottimizzati per sfruttare i thread. Questo chip, insieme al meno costoso Core i5-2500K, rimane una gran scelta per chi ha un budget ben definito e anche per i videogiocatori.

Delle tre CPU Sandy Bridge-E in arrivo nel corso dell'anno, il Core i7-3930K è forse la più interessante. Moltiplicatore sbloccato, 2 MB/core di cache L3, e una configurazione a sei core potrebbero essere una combinazione potente, anche in overclock. Il modello 3960X sarà certamente molto costoso per la maggioranza degli appassionati; per il quad-core 3820 invece potrebbe essere difficile competere con i chip Sandy Bridge esistenti.

Almeno nella forma di questa anteprima, la piattaforma X79 non durerà quanto la X58, se non altro perché sembra aver abbandonato caratteristiche di primo piano. Senza il PCI Express 3.0, l'USB 3.0 o la connettività di archiviazione avanzate, X79 finisce per essere simile a P67 o Z68.

Aggiornamento: il supporto PCI Express in Sandy Bridge-E è in grado di lavorare a 8 GT/s, ma non è stato ancora certificato per funzionare con la terza generazione dello standard. Una "benedizione" ufficiale potrebbe essere imminente, ma non è ancora una cosa certa.