Un incubo tecnologico si è abbattuto su un utente sudcoreano che ha visto morire consecutivamente tre processori AMD Ryzen 7 9700X (acquistabile qui su Amazon) sulla stessa scheda madre ASRock B850 Pro RS, senza aver mai tentato alcun overclocking o modifica estrema. La vicenda, condivisa sul forum QuasarZone dall'utente "OnOr", solleva interrogativi inquietanti sulla qualità e l'affidabilità delle motherboard ASRock della serie AM5. Con una perdita economica complessiva di circa 880 dollari in pochi mesi, questo caso rappresenta uno degli episodi più drammatici di una problematica che sembra riguardare numerosi possessori di processori Ryzen di ultima generazione.
La cronaca dei fatti rivela un pattern preoccupante. I primi due chip erano stati acquistati su AliExpress e hanno cessato di funzionare uno dopo l'altro, spingendo il proprietario a inviare la scheda madre al rivenditore locale Compuzone per una diagnosi approfondita. I tecnici, tuttavia, hanno restituito il componente senza riscontrare anomalie apparenti. Nel tentativo di escludere la possibilità di processori difettosi o contraffatti, l'utente ha quindi deciso di acquistare una terza CPU tramite un distributore ufficiale coreano, ma anche questa unità ha subito la stessa sorte delle precedenti.
La questione assume contorni ancora più allarmanti se si considera che questo non è un caso isolato. Da mesi, Reddit e i forum tecnologici sono invasi da segnalazioni simili riguardanti schede madri ASRock AM5 che "uccidono" i processori Ryzen della serie 9000. Secondo un'analisi condotta da Gamers Nexus, circa l'80 percento delle segnalazioni relative a CPU Ryzen morte coinvolgono proprio motherboard ASRock. Nella maggior parte dei casi, il processore entra in quello che gli utenti hanno soprannominato "modalità sonno permanente", rifiutandosi di avviarsi nuovamente.
ASRock ha tentato di affrontare il problema con il rilascio della versione BIOS 3.40, che prometteva "miglioramenti alla stabilità della CPU". Tuttavia, l'utente coreano ha confermato che la sua scheda madre montava esattamente quella versione quando si sono verificati i guasti. Ha inoltre precisato di non aver mai utilizzato overclocking, profili EXPO o modifiche manuali ai voltaggi, escludendo quindi errori dovuti a configurazioni aggressive da parte dell'utente.
Questi elementi suggeriscono che il problema potrebbe risiedere nel sistema di power delivery della scheda madre o nella logica del firmware, piuttosto che in un uso improprio da parte dei consumatori. La questione tecnica rimane dunque aperta e particolarmente preoccupante per chi ha investito in piattaforme AM5 di ASRock. Le indagini continuano mentre la comunità dei PC builder osserva con crescente apprensione l'evolversi della situazione.
La risposta di ASRock finora è stata cauta e difensiva. In Giappone, l'azienda ha esteso la garanzia su alcuni modelli AM5 dopo le pressioni dei consumatori, ma questa politica non è stata adottata in altri mercati. Nel frattempo, AMD ha pubblicamente negato l'esistenza di difetti sistemici nel design dei suoi processori, lasciando il produttore di motherboard sotto pressione per identificare l'origine del problema e salvaguardare la propria reputazione nel settore.
Attualmente, la scheda madre difettosa e il terzo processore sono nuovamente presso Compuzone per ulteriori test diagnostici. Non è ancora chiaro se l'utente otterrà una sostituzione o un rimborso, ma molti membri della community considerano questo caso una prova evidente che il controllo qualità di ASRock sulle schede AM5 necessiti di un intervento urgente. Per i possessori di Ryzen 9000 che utilizzano motherboard ASRock, mantenere il firmware BIOS aggiornato e monitorare attentamente i voltaggi è diventata una precauzione essenziale, in attesa che il produttore risolva definitivamente questa problematica che sta erodendo la fiducia degli appassionati di hardware.