Skype integrato in Windows 8.1, chat e chiamate in un click

Skype annuncia l'integrazione dell'applicazione VoIP. Non bisognerà scaricare l'applicazione per accedere al servizio, basterà autenticarsi.

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a cura di Manolo De Agostini

Skype sarà integrato in Windows 8.1. Gli utenti della prossima versione del sistema operativo Microsoft - disponibile dal 17 ottobre - non dovranno più scaricare l'applicazione per rimanere in contatto con amici, famigliari e contatti di lavoro in giro per il mondo. L'applicazione prenderà il posto dell'app Messaggi, diventando il centro delle comunicazioni istantanee - voce, video e testo - del sistema operativo.

"Continueremo a concentrarci sulla realizzazione della migliore esperienza di comunicazione per gli utenti Windows attraverso Skype. Dal lancio di Skype per Windows 8 abbiamo ricevuto risposte positive e potete scommettere che continueremo ad ascoltarvi anche dopo il rilascio di Skype in Windows 8.1", ha dichiarato l'azienda finita nelle mani di Microsoft con un'operazione da 8,5 miliardi di dollari.

"Questo significa non solo che sarà possibile raggiungere gli oltre 300 milioni di utenti Skype su differenti dispositivi, ma anche tutti gli utenti che possiedono un PC con il sistema operativo Windows 8.1. Avrete così a portata di mano i contatti delle persone più care, vi basterà solo inserire il nome nel campo di ricerca e aggiungerlo alla lista contatti", si legge nel comunicato stampa diramato da Skype.

L'annuncio non sorprende dato che il servizio VoIP è ormai al centro della strategia della casa di Redmond, grazie all'integrazione in Xbox One, Outlook.com e l'applicazione desktop Outlook di Office. All'interno di Windows 8.1 Skype consentirà di rispondere a chiamate audio e video dalla schermata di blocco, il che è una gradita integrazione con la diffusione di Windows 8.1 su tablet, anche da 7/8 pollici.

L'unica cosa che ci chiediamo è se, come avvenuto con Internet Explorer, qualche concorrente avrà da dire su questa "fusione" tra l'app e l'OS. Non vogliamo portare sfortuna a Microsoft, ma staremo a vedere: in queste cose la Commissione Europea ama mettere il becco.