Nell'ormai lontano 2005 il mondo musical-informatico venne colpito dal caso "Sony rootkit". I rootkit non sono altro che software nascosti in grado di controllare le operazioni del computer e collezionare dati. La vicenda sembrava conclusasi alla fine del 2006 con un patteggiamento di Sony con le parti coinvolte.
Da quella spiacevole parentesi l'azienda ha perso soldi e prestigio e per questo motivo ha deciso di portare al banco degli imputati lo sviluppatore del software antipirateria utilizzato nei propri CD, affermando che il rootkit messo a disposizione era difettoso. Le rimostranze di Sony verso Amergence Group Inc., sviluppatore della tecnologia anticopia MediaMax sono:
- Negligenza
- Pratiche business scorrette
- Non rispetto dell'accordo di licenza attraverso un software che non si è comportato come garantito
Amergence Group ha fatto sapere che combatterà contro quelle che ha descritto come "affermazioni ingiustificate" da parte di Sony BMG.