Conclusioni

Recensione - Test e analisi del Samsung MZMMPA064, il nuovo SSD mSATA dell'azienda coreana.

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a cura di Tom's Hardware

Conclusioni

Quando stratta di SSD orientati ai sistemi consumer, la dimensione di 2,5" è predominante. Questo perché la maggior parte dei notebook funziona con dischi di questo genere e possono funzionare facilmente anche su sistemi desktop per appassionati.

Tuttavia i dischi da 2,5" sono troppo grandi per i notebook ultrasottili come il MacBook Air di Apple, il Samsung Serie 9 o i futuri portatili basati sul design Ultrabook di Intel. È qui che entrano in gioco le soluzioni mSATA: riescono a ridurre le dimensioni e usano un'interfaccia come la mini PCIe per gestire il segnale SATA. La SATA-IO ha già standardizzato l'mSATA e Intel ha presentato una soluzione. Samsung e Intel condividono un obiettivo comune: vogliono offrire un ventaglio di SSD più ampio.

Usare un disco mSATA come drive di sistema semplifica la creazione di notebook più sottili e persino di sistemi SSF (small form factor). I dispositivi di archiviazione mSATA potrebbero persino essere montati sulla parte posteriore di una motherboard per non occupare spazio prezioso sul PCB che potrebbe essere utile per slot PCIe di memoria.

A causa dei vincoli di spazio alcuni produttori di dischi mSATA potrebbero essere tentati di limitare il numero di chip di memoria e canali usati. Questo può essere un problema per le prestazioni ma non è sempre così, dipende dal carico di lavoro in questione. Il disco mSATA di Samsung è un po' più lento del modello da 2,5", ma le differenze non sono molto significative per i sistemi consumer. Questi ultimi richiedono soprattutto throughput elevato e basse latenze, cosa che i dischi testati facilitano usando il design mSATA. Le prestazioni in scrittura sono maggiori anche rispetto all'Intel 310 Series.

Per noi, l'mSATA è il prossimo passo evolutivo dei computer portatili, soprattutto perché questo formato riduce la dimensione fisica degli SSD a un minimo assoluto. È evidentemente possibile usare gli SSD per il caching, oppure come unità di sistema senza grosse scocche in plastica. Si può usare uno slot compatto, lasciando spazio libero sul notebook per un drive dedicato all'archiviazione. Una soluzione certamente desiderabile.