OCZ ha iniziato la vendita di SSD Vertex 2 con memoria NAND Flash prodotta a 25 nanometri. Il passaggio a questo processo produttivo sembrerebbe portare alcuni svantaggi. Come si può leggere in questo topic sul sito ufficiale, tra gli effetti del die shrink troviamo la diminuzione dei cicli di scrittura/cancellazione.
Dato che le tracce sono più vicine tra loro rispetto alla produzione a 34 nanometri, la memoria NAND è meno "robusta" nei confronti della tensione necessaria per operare scritture e cancellazioni. Per questo motivo OCZ ha dovuto ridurre i cicli di programmazione e cancellazione delle celle di memoria, passando dai precedenti 5000 a 3000.
"Per offrire al disco un'aspettativa di vita ancora ragionevole, il quantitativo di memoria NAND allocato per l'over-provisioning (celle di riserva) è stato aumentato di alcuni GB. Quindi ad esempio per un disco da 120 GB, se avete una capacità disponibile di 115 GB è perfettamente normale", ha scritto OCZ sul proprio forum.
La vita media del Solid State Drive è quindi più bassa di quella dei modelli precedenti e si perdono alcuni gigabyte di spazio per offrire celle di riserva. A rincarare la dose ci pensa anche il sito olandese Tweakers, che segnala le lamentele dei primi acquirenti del Vertex 2 riguardo alle prestazioni inferiori rispetto al modello precedente, specialmente nella gestione di dati non compressi.
L'aspetto interessante è che, leggendo gli interventi degli utenti nel forum di OCZ, in molti scrivono che l'azienda non avrebbe segnalato il cambiamento di memoria flash sull'unità , né modificato il model number. Una scelta, se confermata, da condannare visto il cambiamento di un dato così importante come i cicli di programmazione e cancellazione. Un topic nel forum ufficiale, per avvisare di questo cambiamento, ci sembra un po' poco.