Steam Deck OLED resiste bene al burn-in ma non quanto Switch OLED

Steam Deck OLED ha presentato i primi segni di burn-in dopo uno stress test che ha mostrato che lo schermo di Valve è meno performante di quello Nintendo

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a cura di Andrea Maiellano

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Steam Deck OLED ha presentato i primi segni di burn-in dopo uno stress test di "sole" 1.500 ore, portando a consigliare di ridurre la luminosità dello schermo onde evitare danni maggiori.

Wulff Den, uno degli YouTuber più importanti per quanto riguarda il settore degli handheld e delle console portatili, ha rivelato che la Steam Deck OLED ha mostrato lievi segni di burn-in dopo uno stress test di sole 1.500 ore. 

Fin dalla loro introduzione, la trattenuta delle immagini, comunemente nota come burn-in, è stata una problematica critica degli schermi OLED. Le immagini statiche, o porzioni statiche di contenuti in movimento (come elementi dell'interfaccia utente o loghi dei canali TV), tendono a rimanere "impressi" sullo schermo dopo svariate ore. Tuttavia, gli schermi OLED più recenti, presentano tecnologie quali il pixel refresh che riducono sostanzialmente il rischio di burn-in.

Appurato che gli schermi OLED sono intrinsecamente suscettibili al burn-in, e lo Steam Deck OLED non fa eccezione. Sebbene 1.500 ore, o 63 giorni sullo stessa immagine, siano un periodo significativo, il modello OLED del Deck ha mostrato tracce di burn-in molto più velocemente rispetto alla Nintendo Switch OLED.

Wulff Den, difatti, è noto per aver stressato, fin dal giorno della sua uscita, la Nintendo Switch OLED, mantenendola accesa forzatamente su una schermata di The Legend Of Zelda Breath Of The Wild. La console di Nintendo presentò i primi segni di burn-in dopo ben 3.500 ore.

Wulff Den ha deciso di testare Steam Deck OLED, e fare un confronto con Nintendo Switch OLED, poiché i due schermi, a livello di sub-pixel, sono quasi identici e potrebbero persino provenire dallo stesso produttore.

Per il test, è stata utilizzata la stessa immagine di gioco di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, con l'aggiunta di alcune barre di test del colore in alto, dato che c'era spazio extra sul display più grande del Deck.

La luminosità è stata impostata al 100%, garantendo la soglia di circa 600 nit offerti da Deck OLED con le immagini in SDR (vi ricordiamo che il Deck può raggiungere i 1.000 nit in HDR).

Il test è stato interrotto al raggiungimento delle 1.500 ore, quando sono emersi i primi segni, leggeri ma certamente visibili, di burn-in. I colori "bruciati" più velocemente a livello di sub-pixel sono stati il rosso e il blu, lasciando il verde come colore più resistente. 

Per quanto riguarda gli elementi dell'interfaccia utente, gli unici rimasti impressi sono stati i cuori in alto a sinistra. Essendo di colore rosso puro, ha senso che siano la parte dell'interfaccia utente che ha causato il burn-in più facilmente. Al netto di tutto, il burn-in si è mostrato piuttosto lieve, per quanto presente.

Non è chiaro il motivo per cui lo Steam Deck OLED abbia subito il burn-in molto più velocemente rispetto al Nintendo Switch OLED, ma Wulff Den ipotizza che la luminosità potrebbe esserne la causa.

Il Nintendo Switch OLED raggiunge al massimo i 400 nit, mentre l'OLED Deck è decisamente più luminoso. A parziale conferma di questa ipotesi, Wulff Den cita anche un test condotto dal collega YouTuber The Phawx, il quale ha testato il burn-in con contenuti HDR a 1.000 nit e ha riscontrato un evidente burn-in dopo "solo" 750 ore.

Wulff Den ha contattato Valve per un commento su eventuali tecnologie anti-burn-in impiegate nello Steam Deck OLED, come l'aggiustamento incrementale dell'interfaccia utente nel tempo, e Valve ha dichiarato di non averne.

Tuttavia, Valve ha dichiarato di non essere a conoscenza di problemi di burn-in riscontrati dagli utenti "con un utilizzo normale" e che la garanzia di Steam Deck copre ogni episodio di burn-in.

Anche se il burn-in può destare preoccupazione, Wulff Den conclude sostenendo che ogni rischio può essere facilmente mitigato riducendo la luminosità e disabilitando l'HDR, quando non indispensabile.

Fate attenzione a sparare la luminosità al massimo. Questa "cosa" può fare davvero tanta luce, perfino troppa. 600 nit non sono uno scherzo, 1.000 nit in HDR è un dato semplicemente ridicolo. Se giocate centinaia di ore sulla vostra Steam Deck OLED, non in mobilità e sempre allo stesso gioco, vi consiglio di sfruttare un monitor esterno.

Wulff Den