Taiwan non spedirà in Russia chip più veloci di 25MHz

Grossi problemi per l'approvvigionamento di chip e degli strumenti necessari per la loro produzione in Russia.

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a cura di Antonello Buzzi

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Continua, purtroppo, la guerra tra Russia e Ucraina, a cui diversi paesi di tutto il mondo, tra cui l'Italia, hanno reagito condannando la Russia per la sua invasione e imponendo severe sanzioni allo scopo di causare danni economici al paese guidato da Vladimir Putin e fermare quella che è stata definita dallo "zar" solo come "un'operazione militare speciale". Questa settimana, il Ministero degli Affari Economici di Taiwan (MEOA) ha comunicato formalmente l'elenco dei prodotto high-tech che sarà espressamente vietato esportare verso la Russia e la Bielorussia.

In particolare, i prodotti rientrano nelle categorie da 3 a 9 dell'accordo di Wassenaar e comprendono computer, apparecchi per le telecomunicazioni, sensori, laser, dispositivi per la navigazione, motori a reazione e altro ancora. Come riportato da DigiTimes, la Russia non può più acquistare da aziende taiwanesi chip che possiedono le seguenti caratteristiche:

  • Prestazioni pari a 5 GFLOPS
  • Funziona a 25 MHz o più
  • Ha un'ALU più ampia di 32 bit
  • Ha un'interconnessione esterna con una velocità di trasferimento dati di 2,5 MB/s o superiore
  • Ha più di 144 pin
  • Ha un ritardo di propagazione del basi gate inferiore a 0,4 nanosecondi

Le limitazioni imposte non riguardano solo i chip stessi, ma anche tutti gli strumenti che consentono la produzione o il reverse engineering dei chip, come scanner, microscopi elettronici e altro ancora. Sicuramente, questa operazione causerà diversi problemi anche a MCST, azienda russa che ha sviluppato le CPU Elbrus appoggiandosi a TSMC per la produzione del loro ultimo chip sul nodo a 16nm, che recentemente si è rivolta al produttore russo Mikron, sebbene il nodo più avanzato di quest'ultimo sia solo a 90nn.

Un paio di mesi fa, vi abbiamo riportato che il Ministero dell’Industria e del Commercio russo aveva deciso di aggiungere all’elenco dei prodotti consentiti per le vendita attraverso il mercato parallelo tantissimi articoli di brand occidentali, dalle automobili (come Bentley, Cadillac, Chevrolet, Tesla, ecc) alle relative parti di ricambio e pneumatici (Michelin, Goodyear, ecc.), senza dimenticare smartphone, computer e componenti (Apple, Asus, Samsung, Sony, AMD, Intel, ecc.), allo scopo di aggirare i limiti della vendita diretta da parte delle case madri. Trovate ulteriori dettagli a riguardo nel nostro precedente articolo dedicato.