Trovati due PC d'epoca durante le pulizie, oggi costerebbero 90mila dollari

Un'azienda di pulizie di Londra ha ritrovato in una casa due vecchi PC Q1 risalenti al 1972: oggi costerebbero la bellezza di 90.000 dollari l'uno.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Un’azienda di pulizie londinese ha trovato un vero e proprio tesoro mentre puliva una casa: sotto alcune scatole di poca importanza, ha scovato due dei primi microcomputer desktop mai realizzati: si tratta del Q1 PC di Q1 Corporation, lanciato sul mercato nel lontano 1972.

Intuendone il valore, la società l’ha conservata per stabilirne il valore storico; attualmente, i due PC sono in mostra presso l’università di Kingston a Surrey, in Inghilterra, fino al 17 febbraio; successivamente saranno messi all’asta, o venduti direttamente a un acquirente privato. Per darvi un’idea del loro valore, il Q1 veniva venduto nel 1979 a 20.500 dollari; oggi costerebbe 90.000 dollari.

Kingston University / The Mirror
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Il Q1 è stato il primo PC desktop con un microprocessore integrato. Era equipaggiato con una CPU Intel 8008 a 8 bit, con una frequenza di 800 KHz e capace di gestire 16 KB di memoria, un’enormità all’inizio degli anni ’70. Si trattava di un PC destinato all’utenza business, che tra le altre cose vantava una notevole semplicità d’uso rispetto ai prodotti concorrenti.

Curiosamente, Q1 Corporation è stata acquisita nel 1974, a soli due anni di distanza dal lancio sul mercato di Q1; inizialmente, il processore Intel 8008 era destinato al DataPoint 2200 prodotto da Computer Terminal Corporation e lanciato nel 1971, ma Intel ha ritardato la consegna; questo ha costretto CTC a usare la propria oPU per il sistema, composta da circa 100 moduli TTL. Il cambio di programma ha portato l’Intel 8008, commecializzato nell’aprile del 1972, a diventare il “cuore” del Q1.

I due Q1 trovati dall’azienda di pulizie Just Clear non hanno solo un valore commerciale, ma anche un’enorme importanza storica. È davvero una fortuna che non siano mai stati gettati via e siano stati conservati così bene, perché rappresentano un pezzo di storia dell’informatica davvero importantissimo.