Una Lolita virtuale per pizzicare i pedofili online

Dalla Spagna un software che cercherà di smascherare i pedofili che si aggirano in Rete.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Ricercatori dell'Università di Deusto (Spagna) hanno sviluppato Negobot, un software capace d'impersonare una giovane ragazza, con lo scopo di trarre in inganno pedofili in rete e renderne più facile l'individuazione da parte delle forze dell'ordine.

Questa "Lolita virtuale" userà il gergo tipico dei più giovani, farà gli stessi errori di grammatica e userà le stesse storpiature linguistiche; intelligenza artificiale e software linguistici molto avanzati dovrebbero riuscire a simulare una vera adolescente, e superare i limiti dei bot usati in passato. L'innovazione più rilevante di Negobot sta nel processo decisionale, che è stato sviluppato basandosi sulla teoria dei giochi.

Lolita ... 

Sostanzialmente Negobot considera la conversazione come un gioco, e applica le migliori strategie possibili per "vincere", cioè per convincere il proprio interlocutore riguardo il fatto di avere a che fare con un essere umano, prima, e poi di farne emergere eventuali tendenze pericolose.

Negobot parla di sé dando informazioni generiche come nome, età, città di residenza, film favorito; non tira in ballo il sesso in modo diretto, ma è programmato per gestire il tema in modo esplicito se necessario. Potrebbe anche chiedere aiuto, per risolvere problemi familiari o scolastici, comportarsi come "un adolescente in cerca di attenzioni", arrivando anche a offrire sesso in cambio. Un approccio secondo alcuni anche eccessivo, che potrebbe sfociare nell'illegalità.

Tra i limiti palesi di Negobot c'è il fatto che non capisce l'ironia – un problema che tra l'altro riguarda anche tante persone in carne ed ossa, soprattutto quando si tratta di linguaggio scritto. D'altra parte si tratta pur sempre di un prototipo, e si può star sicuri che in gran parte dei casi fallirà il proprio scopo – in caso contrario avremmo un macchina capace di superare il Test di Turing, cioè in grado di pensare.

... o cyber Lolita?

Una macchina che possa davvero spacciarsi per un essere umano oggi non si può fare, e per quanto sia avanzato Negobot (o altri progetti simili) siamo ancora ben lontani da certi risultati. Ma questo software potrebbe comunque avere una sua utilità, soprattutto considerando la grande quantità di lavoro che, purtroppo, devono fronteggiare le persone che si occupano del problema.