USB 2.0, USB 3.0, USB 3.1 gen 1, USB 3.1 gen 2 e connettori Type A e Type C. Per essere uno standard universale l'USB sta vivendo senza dubbio un momento in cui la confusione, in termini di nomi e relativi significati, è sovrana.
L'USB-IF, l'organismo che si occupa di stabilire le specifiche dello standard, ne è ben consapevole e ha intenzione di agire affinché chi usa PC o altri dispositivi tecnologici possa conoscere, in modo immediato, di che tipo sono le USB a bordo dei prodotti e quali peculiarità offrono.
Secondo Ars Technica, che ha avuto modo di parlare con i rappresentati di USB-IF all'IDF 15, saranno presto introdotti alcuni nuovi loghi. Questi potranno essere stampati accanto alle porte USB di un particolare dispositivo per aiutare a individuare il tipo di porta.
Il logo standard USB sarà usato per identificare le porte USB 2.0 o quelle più lente. La presenza dell'acronimo "SS" (che sta per SuperSpeed) identificherà le porte USB 3.0 altrimenti note come USB 3.1 gen 1 (5 Gbps).
La presenza del numero 10 nel logo indicherà la velocità, 10 Gbps, identificando così le porte USB 3.1 gen 2. Infine la presenza di una batteria stampata nella parte retrostante l'appropriato logo USB indicherà che la porta è in grado di fornire energia (Power Delivery).
I nuovi loghi USB saranno usabili insieme a quelli di altri specifiche, come DisplayPort e Thunderbolt, nel caso la porta in questione supporti tali standard (Alternate Mode). C'è un però: si tratta di loghi opzionali, quindi starà ai produttori di cavi e dispositivi aggiungerli.
Le aziende che vogliono includere questi loghi sui propri prodotti devono ottenere la licenza dall'USB-IF. Il costo rientra nei 4000 dollari richiesti annualmente ai membri del consorzio. Le aziende che non vogliono una licenza annuale possono ottenere una singola licenza a 5000 dollari: un prezzo volutamente più alto per invogliare le aziende a far parte del consorzio.
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