Western Digital ha presentato gli hard disk da 2,5 e 3 terabyte della serie Caviar Green. Le unità hanno piatti con una densità dati di 750 GB ciascuno. Per questi prodotti WD usa la tecnologia Advanced Format, che aumenta la dimensione dei settori di un hard disk da 512 byte a 4 KB. Usando meno settori di fatto viene scritto un numero inferiore di dati ECC, permettendo di risparmiare spazio su disco.

Ricordiamo che Advanced Format viene gestita senza problemi da Windows Vista e 7, mentre i sistemi operativi più vecchi potrebbero incontrare qualche problema. A tal proposito esiste la modalità di emulazione 512B che a scapito delle prestazioni permette agli utenti di usare i nuovi dischi con i vecchi sistemi operativi. Per consentire ai computer di “vedere” capacità superiori 2,19 terabyte, WD offre in bundle con i Caviar Green da 2,5 e 3 TB un adattatore PCIe Advanced Host Controller Interface (AHCI), che permette al sistema operativo di usare un driver adatto per supportare correttamente i dischi.

Il limite dei circa 2,1 terabyte riguarda anzitutto il logical block addressing (LBA) dei dischi fissi, impostato da Microsoft e IBM trenta anni fa. Progettato per il DOS, lo standard LGB assegna un indirizzo a ogni settore da 512 byte, limitando la capacità massima a 2,1 terabyte.

I consumi in attività sono di 10,75 watt, in ricerca di 6,25 watt, in idle 5,5 watt e in standby di 1 watt. I dischi WD Caviar Green 2,5 TB (model number WD25EZRSDTL) e 3 TB (model number WD30EZRSDTL) sono disponibili rispettivamente a 160 euro e 210 euro.