Windows 10, Microsoft dà più controllo sugli aggiornamenti

Microsoft offrirà tre modalità di gestione degli aggiornamenti. Intanto nel Windows Store arriveranno anche software desktop, oltre alle app Modern UI.

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a cura di Manolo De Agostini

Windows 10 offrirà tre differenti modalità di aggiornamento controllabili dagli utenti. Lo scrive Microsoft sul proprio blog. La prima si chiama "opt-in", e significa che Windows 10 sarà aggiornato rapidamente, non appena l'azienda renderà disponibili gli aggiornamenti - di qualsiasi genere.

Questa modalità è quella che strizza maggiormente l'occhio al pubblico consumer. Include aggiornamenti di sicurezza e fix, ma anche nuove caratteristiche e aggiornamenti del sistema operativo. L'altra modalità invece è chiamata "lock-down", ed è pensata per le aziende, dove gli aggiornamenti sono gestiti solitamente in modo centralizzato.

Funzionerà in modo simile a quanto avviene ora con Windows 8 e non includerà aggiornamenti di funzionalità o nuove caratteristiche, ma solo aggiornamenti di sicurezza e fix. Le aziende saranno ancora in grado di usare i loro normali meccanismi di aggiornamento dato che gli update saranno ancora consegnati ai server WSUS.

Ci sarà invece un'opzione "intermedia" sempre dedicata alle aziende per i sistemi "che non sono mission critical, ma che devono tenere il passo delle ultime innovazioni senza interrompere il flusso di affari", scrive Microsoft.

"La scelta per le aziende non è tra una e l'altra modalità, ci aspettiamo che la maggior parte applicheranno un approccio misto per rispondere ai diversi scenari", sottolinea Microsoft. Poiché Windows 10 rappresenta l'ultima major release di Windows, la questione degli aggiornamenti è più cruciale che mai, quindi è bene che Microsoft abbia approntato più soluzioni per accontentare la sua vasta platea.

Il sito Neowin riporta anche un'altra novità, che riguarda il modo in cui funzionerà il Windows Store. Attualmente è possibile acquistare solo le applicazioni Modern UI, ma in base a un post (poi rimosso) di Microsoft sul proprio blog sembra che lo Store ospiterà anche applicazioni tradizionali (desktop). Probabilmente ci sarà spazio anche per altri contenuti digitali. Non è chiaro se Microsoft applicherà la sua politica delle commissioni – trattiene il 30% da ogni vendita - anche per questi contenuti.

Intanto c'è chi ritiene che la versione Technical Preview di Windows 10, che ricordiamo essere una build distribuita al puro scopo di raccogliere il feedback degli utenti, sia troppo impicciona, tanto che si parla di "sistema operativo con keylogger integrato".

In base alle linee guida sulla privacy, infatti, Microsoft può collezionare parecchie informazioni, tra cui le informazioni vocali, ma anche il testo. "Potremmo raccogliere i caratteri digitati e usarli per scopi come il miglioramento dell'autocompletamento e le funzioni di controllo ortografico", scrive l'azienda.