Windows 7, l'utente al centro grazie al Live

Microsoft ha ben chiari i punti importanti del prossimo Windows: informazioni dell'utente sempre disponibili, non importa su quale PC voi siate

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a cura di Manolo De Agostini

Alcuni giorni fa May Jo Foley fece alcune considerazioni sul "dopo Vista" in casa Microsoft, incarnato da alcuni step - SP1 per Vista e "Vista R2 Fiji" - prima di giungere alla nuova major release "Vienna". Quest'ultima, secondo le sue fonti, avrebbe cambiato nome per prendere un più chiaro "Windows 7".

Il cambio ai vertici del team di sviluppo Windows, ora nelle mani di Steven Sinofsky, avrebbe rimescolato pesantemente i piani dell'azienda di Gates, che con il prossimo Windows potrebbe cambiare totalmente filosofia.

Bill Gates dichiarò tempo addietro che la prossima versione di Windows avrebbe integrato novità importanti nel settore vocale, avvantaggiandosi ancora di più delle capacità di processo a 64 bit dei processori. In un'intervista concessa a Newsweek - nella quale ha trovato modo di criticare Apple - Gates ha parlato anche del prossimo sistema operativo:

D: Ci può dare un'indicazione su come sarà la prossima versione di Windows?

Gates: Bene, sarà maggiormente "user-centric" (ndr: una release più vicina ai bisogni di ogni utente)

D: Che cosa significa?

Gates: Significa che oggi, quando dovete passare da un PC all'altro, dovete installare applicazioni su entrambi e aggiornarli. Spostare informazioni tra i due computer è veramente esasperante. Possiamo usare i Live Services [un modo per connettersi a Microsoft via Internet] per sapere cosa v'interessa. Così anche se farete una breve visita a un chiosco pubblico o a un PC di qualcun'altro, potrete accedere alla vostra homepage, ai vostri file, ai vostri font, ai vostri preferiti e a cose di questo tipo. È questo il tipo d'esperienza "user-centric" che Live Services può portare…

Cosa significano le parole di Gates? Maggiore integrazione per i servizi Windows Live o parla semplicemente del progetto LiveDrive?

Chris Overd di LiveSide.net ha detto la sua sulle affermazioni di Gates:

"Sembra che Gates abbiamo letto il libro di Ray Ozzie (Chief Software Architect) dedicato al Live, che riporta lo scopo ultimo di permettere agli utenti d'immagazzinare le loro impostazioni Windows per utilizzarle su qualsiasi dispositivo, in ogni luogo, in ogni momento. Questo concetto è un'estensione di ciò che sta già accadendo con il supporto "roaming" in Windows Live Messenger 8.1. Sebbene mantere il vostro nome e la vostra immagine sia solo un passo, ci dà un indizio della direzione che Microsoft vuole perseguire nei prossimi anni".

May Jo Foley si è poi chiesta cosa vuole l'utente finale dal prossimo Windows 7, riportando le prime richieste di un suo lettore: un avvio/spegnimento più veloce e una sicurezza maggiore.

Altri suggerimenti per Gates & Co.?