Wine per Android è in sviluppo. Il noto programma, il cui nome inizialmente era l'acronimo di WINdows Emulator, ma poi è diventato "Wine Is Not an Emulator", si prepara a sbarcare su smartphone o tablet basati sul sistema operativo di Google. Il suo scopo è sempre il solito: far funzionare le applicazioni Windows su sistemi operativi Unix.
Su Linux Wine è molto noto, ed è una manna dal cielo per chi vuole usare programmi presenti su Windows ma che non hanno un alter ego nativo per il SO open source. L'arrivo su Android rappresenta una grande novità, piena di potenziale. Stiamo parlando infatti di un sistema operativo in fortissima espansione che mira a diventare nel mobile ciò che Windows rappresenta nel settore desktop.
Wine per Android, per ora ben lontano dal potersi definire completo, è stato "adattato" al nuovo ambiente da Alexandre Julliard, lo sviluppatore originario del progetto. Julliard è un dipendente di CodeWeavers e continua a sviluppare Wine poiché l'azienda per cui lavora vende un software commerciale, CrossOver, che si basa proprio sul progetto open source.
Secondo il sito specializzato Phoronix, che ha assistito a una dimostrazione durante il FOSDEM, un meeting sull'open source che si è svolto a Bruxelles, lo sviluppo richiederà diverso tempo. Durante la presentazione Wine è stato fatto funzionare in un ambiente Android emulato, piuttosto che su un vero dispositivo, e questo per questo il programma era incredibilmente lento.
In attesa di capire come evolverà questo progetto, non possiamo fare a meno di ricordare che Wine per Android va in controtendenza rispetto alla moda del momento, che è quella di far funzionare le applicazioni Android su Windows, e non viceversa. A riguardo segnaliamo l'iniziativa AppZone di AMD, realizzata in collaborazione con Bluestacks.